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Raramente, ma alle volte la verità si prende gioco delle menzogne e in un attimo strappa il sipario dell’omertà globale. Non occorrono grandi cose, anche qualcosa di minimo, ma di significativo può bastare. E’ accaduto ieri in Usa : uno dei primi testimonial del vaccini, si è pentito e ha confessato di aver sviluppato reazioni avverse giorni dopo aver ricevuto il vaccino Covid, insieme ad altri sei colleghi, tutti con un lavoro in campo sanitario. Ryan Cunningham, all’epoca della puntura gestiva un intero dipartimento dei servizi di emergenza che includeva anche un certo numero di ambulanze, era insomma un persona in vista credibile e così è stato coinvolto in una vera e propria campagna di marketing, incoraggiando tutti a vaccinarsi e invitando a farlo soprattutto persone di un certo livello come amministratori delegati e direttori di azienda, ottenendo pure un buon successo, soprattutto con quelle incluse nell’elenco di Fortune 100. Alla fine ha persino deciso per etichettarsi da solo come “polizia covid”
Adesso però temendo per i propri figli, sempre più nel mirino dei vaccinatori che vogliono pungere bambini e persino neonati che nulla hanno da temere dal covid, è tornato sui suoi passi e ha confessato di aver avuto gravi reazioni avverse dopo la prima iniezione. Ma non si è limitato alla propria vicenda personale: in quanto persona coinvolta a pieno nella propaganda vaccinale, ha messo in luce tutto il meccanismo e le connivenze che hanno alla fine determinato la corsa al vaccino e agevolato l’instaurazione di mandati illegali . Ma sentiamo direttamente dalle sue parole come è andata questa vicenda: “Ho ricevuto il vaccino prima che la maggior r parte potesse farlo in quanto operatore sanitario e gestore delle emergenze- in quella veste ho attuato molte delle politiche dei covidiani. Ma dopo alcuni giorni dall’iniezione sono stato trasportato in ospedale con problemi cardiaci. Oggi sono in insufficienza cardiaca, un cuore matto che arriva a 160 pulsazioni senza alcun motivo, anzi stando immobile. Il mio sistema endocrino è parimenti saltato e adesso sono aumentato di oltre 30 chili”
Cunningham, con un master gestione dei servizi di emergenza. all’epoca dirigeva il reparto sicurezza di una grande acciaieria e faceva parte di quel gruppo di dirigenti che va sotto il nome di Corporate America. In realtà molte grandi aziende hanno strutture per rispondere ad eventuali emergenze che sono poi spesso collegate tra di loro e che hanno agito in questo caso come un unico organismo per far rispettare i mandati vaccinali pur sapendo che essi non costituivano un obbligo, ma un semplice consiglio. ” Sono stato vergognosamente coinvolto nel processo di propaganda Il mio istinto mi diceva che non era giusto, ma ho realizzato video e materiali di marketing per aiutare gli altri a farsi vaccinare. Ho interagito con questi centri aziendali per le emergenze e ho aiutato a implementare molti dei mandati iniziali. per le vaccinazioni. Qualche giorno dopo l’iniezione il cuore ha cominciato a battermi fuori dal petto e ho pensato che sarei morto. Quando sono arrivato in ospedale mi è stato detto che altri 6 operatori sanitari avevano avuto una reazione simile al mia. All’epoca solo gli operatori sanitari potevano ottenere la vaccinazione non il grande pubblico. Ma nessuno ha parlato. Quando mi sono ripreso dalla crisi pensavo che tutto fosse passato e ho svolto la mia opera di propaganda in qualche modo in buona fede. Ma non tutto andava come doveva: con il passare dei giorni, mi sedevo a una scrivania e la mia frequenza cardiaca a riposo aumentava fino a 140-160. Nonriuscivo a fare alcuna attività fisica, ma avevo paura di dire qualcosa perché non volevo perdere il lavoro a causa di problemi di salute. Cosa mi ha fatto decidere di alzarmi in piedi e reagire dopo tutto questo? Non era il deterioramento della mia salute, erano i miei figli. Uno dei miei figli ha l’autismo, ma le scuole devono violare i suoi diritti in nome del covid”.
In questa vicenda compaiono tutte le incertezze, i timori e i ricatti che stanno dietro alla campagne vaccinali e al tentativo di stravolgere le tutele costituzionali per via sanitaria e rivela anche il ruolo importante, se non decisivo, avuto dalle dirigenze aziendali nell’assecondare le punture di massa,
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