https://www.occhisulmondo.info/
UN MISSILE UCRAINO CADE IN TERRITORIO BIELORUSSO
Un missile antiaereo S300 usato dalle forze armate ucraine è caduto oggi vicino alla città bielorussa di Ivanovo, nella provincia di Brest, riferisce l’agenzia locale Belta.
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko è stato informato dell’incidente e ha dato istruzioni a un team di esperti del Comitato di Investigazione e del Ministero della Difesa di stabilire le cause della caduta del missile.
Oggi le forze armate russe hanno lanciato 120 missili contro le infrastrutture sensibili ucraine colpendo centrali elettriche, snodi ferroviari e obiettivi militari. Qualcuno, ricordo, che già alla fine di marzo aveva affermato che la Russia aveva terminato i missili. Probabilmente, se il lancio non è avvenuto volontariamente per coinvolgere la Bielorussia nel conflitto e farlo allargare ai paesi Nato, nel tentativo di intercettare un missile russo un S300 è ha raggiunto il confine bielorusso ed è entrato nel territorio del paese vicino.
Una volta entrato nello spazio aereo bielorusso, secondo il Ministero della Difesa del paese, il missile è stato abbattuto dai sistemi di difesa antiaerea e, successivamente, i suoi resti sono stati trovati in un campo agricolo. Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime.
“Nel corso delle attività di verifica è stato preliminarmente stabilito che i resti appartenevano a un missile antiaereo guidato S-300, lanciato dal territorio dell’Ucraina”, ha riferito il Ministero della Difesa.
Il Ministero degli Esteri della Bielorussia ha subito convocato Igór Kizim, ambasciatore ucraino in quel paese.
“Questo è un incidente molto grave. La parte bielorussa prende questa questione il più seriamente possibile. […] Chiediamo che la parte ucraina svolga un’indagine approfondita su tutte le circostanze del lancio del missile, porti i colpevoli alla giustizia e adotti misure esaustive per evitare che questi incidenti si ripetano in futuro, che potrebbero avere conseguenze catastrofiche per tutti”, ha detto alla stampa il portavoce del ministero degli Esteri bielorusso Anatoli Glaz.
Non è la prima volta che i missili antiaerei S300 in dotazione all’esercito ucraino cadono in paesi vicini. Infatti a novembre, un missile ucraino è caduto nella città polacca di Przewodów, che si trova vicino al confine con l’Ucraina, causando la morte di due persone. Fatto questo che ha spinto i falchi ad ipotizzare un intervento diretto della Nato nel conflitto in quanto le responsabilità del lancio del missile erano state prontamente gettate contro la Russia. Secondo l’articolo 5 del trattato della Nato se un paese facente parte dell’alleanza viene attaccato da un altra nazione tutti i membri della Nato sono tenuti a difenderlo. Allarme che poi è rientrato quando gli stessi Stati Uniti ed i membri dell’Alleanza Atlantica hanno dichiarato che si trattava di un missile ucraino.
. Inoltre, alla fine di ottobre, un altro missile delsistema di difesa antiaerea ucraino è caduto nell’estremo nord della città moldava di Naslavcea.
Secondo alcune fonti, non ancora confermate, questo missile era in dotazione al 540’ Reggimento Missili Antiaereo dell’Azov, gli stessi che avrebbero lanciato nel novembre scorso un missile in territorio polacco.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
Nessun commento:
Posta un commento