Il sostegno americano al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel conflitto con la Russia non arriva soltanto dalla Casa Bianca.
infosannio.com (Andrea Deugeni – Milano Finanza)
Anche BlackRock, il più grande asset manager del mondo con circa ottomila miliardi di dollari in portafoglio, è sceso in campo per collaborare con Kiev.
Lo scopo? Aggregare masse di capitali pubblici e privati da destinare alla ricostruzione del Paese, alle prese dal 2014 con la guerra nelle regioni separatiste del Donbass e martoriato da oltre 300 giorni di bombardamenti dopo l’invasione militare da parte di Mosca.
E chi meglio del colosso a stelle e strisce di gestione del risparmio fondato da Larry Fink può mettere a servizio del governo ucraino expertise tecnica e una rete mondiale di contatti con investitori di ogni tipo per raccogliere i fondi necessari a rimettere rapidamente in piedi, una volta terminate le ostilità, il Paese.
Secondo quanto riferito ieri dall’agenzia di stampa nazionale di Kiev, Ukrinform, Zelensky e Fink hanno discusso in videoconferenza del coordinamento di potenziali investitori per la ricostruzione dell’Ucraina.
In base agli accordi preliminari stipulati all’inizio dell’anno fra il ceo di BlackRock e il numero uno ucraino, fresco di visita a Washington al presidente americano Joe Biden, il financial market advisory team del gestore che lavora a stretto contatto con istituzioni finanziarie, authority e governi di tutto il mondo in maniera separata dalla squadra dei gestori, sta studiando da diversi mesi un progetto per costruire una piattaforma per raccogliere i fondi da convogliare poi alle spese post-belliche.
I due hanno concordato di concentrarsi nel breve termine sul coordinamento degli sforzi di tutti i potenziali investitori e partecipanti alla ricostruzione del Paese, incanalando gli investimenti nei settori più rilevanti e d’impatto per l’economia ucraina.
Si partirà dunque dalle infrastrutture energetiche, dalla rete idrica e da quella di trasporto, asset colpiti dalla Russia per mettere in ginocchio Kiev non solo militarmente. Per organizzare meglio l’operazione, alcuni dirigenti di BlackRock visiteranno l’Ucraina nel 2023. A novembre l’asset manager e il ministero dell’Economia ucraino avevano firmato un memorandum d’intesa sulla consulenza, dopo un incontro ad hoc a settembre fra Fink e Zelensky.
In base a stime risalenti ad agosto della World Bank, la ricostruzione potrebbe costare circa 350 miliardi di dollari. Altri calcoli portano invece il conto a 1.000 miliardi. Lo scorso giugno l’istituto di economia dell’Università di Kiev denunciava danni strutturali per 95,5 miliardi che avrebbero avuto bisogno di 550 miliardi di fondi pubblici e 200 miliardi di fondi privati per il ripristino materiale e socio-economico del Paese. In tutto 750 miliardi. A settembre, la stima dei danni da parte del governo ucraino è salita a 127 miliardi.
L’allora premier italiano Mario Draghi prevedeva un nuovo Piano Marshall tra i 250 e 500 miliardi.
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