sabato 25 settembre 2021

VACCINAZIONI IN CALO SECONDO I DATI GIMBE. EFFETTO “SUPER GREEN PASS”?

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Forse gli italiani non hanno gradito il “super green pass” con cui dal 15 ottobre tutti i dipendenti pubblici, privati e autonomi dovranno dimostrare di avere la certificazione verde per poter lavorare: così sembrerebbe dai dati della Fondazione Gimbe, che registrano una brusca frenata delle vaccinazioni non solo nella fascia degli over 50 ma anche tra gli adolescenti. 

Se l’obiettivo era far “correre” i resistenti a vaccinarsi per ora sembra essere miseramente fallito. Il report della Fondazione Gimbe, oltre a riportare un calo generalizzato di nuovi contagi, ricoveri e terapie intensive, fotografa anche un deciso crollo delle nuove vaccinazioni. Tra il 15 e il 21 settembre, “nonostante la considerevole disponibilità di dosi”, come ha sottolineato il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta, si è registrato un calo del 41% delle nuove vaccinazioni. Contraddicendo dunque le affermazioni rilasciate dal generale Figliuolo, e riportate da Rai News il 19 settembre, quando aveva sostenuto che “a livello nazionale, si è verificato un incremento generalizzato delle prenotazioni di prime dosi tra il 20% e il 40% rispetto alla scorsa settimana“.

Sarebbero circa 3,7 milioni gli over 50 che non hanno ancora completato il ciclo vaccinale, di cui 2,88 milioni non hanno ricevuto neanche la prima. Cartellino rosso anche per la fascia degli adolescenti dai 12 ai 19 anni: sempre secondo i dati Gimbe fino a mercoledì mattina 3 adolescenti su 10 non avevano ancora ricevuto neanche una dose. 

Un flop anche la somministrazione della terza dose a Napoli, dove il primo giorno della campagna di richiamo, il 20 settembre, sono state somministrate solo 36 dosi. Non hanno soddisfatto le aspettative del direttore generale della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva neanche le somministrazioni di prima e seconda dose: parlando della Asl Napoli 1 sulle pagine di Repubblica, Verdoliva ha affermato che “non vedo ancora la reazione al Green Pass obbligatorio dal 15 ottobre, ci aspettiamo ben altra risposta. Abbiamo verificato i dati di questo ultimo weekend e confrontandoli con il precedente non vediamo una reazione, un forte aumento di accessi. Auspichiamo che arrivi nei prossimi giorni“.

Vedremo come saranno i dati delle settimane prossime, ma forse questa potrebbe essere la spia di un malessere generalizzato della popolazione, vaccinata e non, e che potrebbe dimostrare che gli italiani sono meno ricattabili di quanto si credeva.

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