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COMUNICATO STAMPA
26 settembre 2021
FRONTE DEL DISSENSO
LA NUOVA RESISTENZA C’E’
ROMA – Sentivamo che sarebbe stato un grande successo,
siamo stati comunque sorpresi noi stessi dalle sue reali dimensioni.
Ieri 100 mila persone hanno riempito Piazza San Giovanni in Laterano per
dire no al green pass e per chiedere Lavoro e Libertà.
Una manifestazione enorme che nessun altro sarebbe in grado di organizzare.
Questa imponente manifestazione segna un tornante.
Il governo Draghi e i poteri forti che esso rappresenta,
non hanno più di fronte solo una legittima e diffusa protesta contro lo
stato d’emergenza e l’uso autoritario della pandemia. D’ora in poi
dovranno fare i conti con un movimento di massa di cittadini consapevoli
che tutte le prescrizioni repressive adottate con il pretesto della
pandemia, sono mezzi per spianare la strada ad un nuovo tipo di regime e
alla società del grande reset.
Un regime che sarà segnato da ancor più profonde
ingiustizie sociali, dalla scomparsa dei diritti democratici e civili,
dallo strapotere delle grandi multinazionali e della finanza predatoria.
A questa società del tecnoliberismo corrisponderà quindi un regime
autoritario che servendosi delle nuove tecnologie potrà spiare e
sorvegliare i cittadini, quindi prevenire e punire ogni resistenza.
I poteri forti e gli abusivi al loro servizio hanno
cavalcato l’onda del SARS-CoV 2 con uno stato d’emergenza senza fine, e
la storia insegna che ogni emergenza è stato l’inizio di un
totalitarismo, e ci hanno avvertito che: «nulla sarà come prima».
Messaggio ricevuto. Neanche per loro nulla sarà più come prima.
La protesta si sta trasformando in un’opposizione
politica a tutto campo che sa riconoscere il proprio nemico e i suoi
pagliacci politici. Sappiamo che questa nuova resistenza troverà sul suo
percorso molti ostacoli, ma ogni marcia comincia da un primo passo
nella giusta direzione, e questa giusta direzione è stata tracciata
dalla manifestazione di ieri a Roma: massima unità e massima convergenza
sul piano ideale e sui metodi e le forme di resistenza.
Non servono azioni velleitarie e minoritarie, bensì una
battaglia di massa fatta di azioni mirate e ben organizzate che sappiano
conquistare appoggio e consenso anche da parte dei tanti cittadini che
hanno accettato di rinunciare a fondamentali diritti di libertà in
cambio di una presunta sicurezza sanitaria.
La grande manifestazione di Roma del 25 settembre dà
forza a questa nuova consapevole resistenza, premia il metodo seguito
dal Fronte del Dissenso: perseguire la massima unità nella chiarezza di
contenuti e nella coerenza degli atteggiamenti.
Ci scusiamo con i tanti amici che avrebbero voluto anche
loro prendere la parola. C’è posto per tutti nella nuova resistenza, a
condizione che l’adesione non sia fittizia e che ognuno sia sinceramente
disposto a lavorare mano nella mano con gli altri, mettendo da parte
egoismi di bandiera.
Non ci stupiamo che i media di regime abbiano
scientemente oscurato la nostra manifestazione o distorto
vergognosamente i fatti, il che dimostra il loro imbarazzo: Piazza San
Giovanni ha clamorosamente smentito la narrazione di un movimento di
protesta minoritario e pittoresco.
Invitiamo dunque tutti i cittadini disobbedienti a fare
proprio l’appello che è giunto dalla piazza: la vittoria è possibile se
sapremo rafforzare l’unità, resistere senza fare alcun passo indietro.
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