mercoledì 23 giugno 2021

“LA NATO? UN RESIDUO DELLA GUERRA FREDDA, NON È CHIARO PERCHÉ ESISTA ANCORA”. LO DICE IL PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN

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"LA NATO? UN RESIDUO DELLA GUERRA FREDDA, NON È CHIARO PERCHÈ ESISTA ANCORA". LO DICE IL PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN

“Un residuo della Guerra fredda, non è chiaro perché esista ancora: dicevano di volerla trasformare ma ormai questo passaggio è stato dimenticato”.

Con queste parole il presidente della Federazione russa Vladimir Putin descrive la NATO, North Atlantic Treaty Organization, meglio conosciuta come Patto atlantico, organizzazione internazionale nel settore della difesa.

Putin, nel corso di un’intervista all’emittente americana NBC si è chiesto anche come mai la NATO continui a rifiutare il dialogo e invece si occupi di concentrare manovre militari nei pressi del confine russo.

Il 14 giugno, nel corso del summit NATO a Bruxelles, il presidente statunitense Joe Biden aveva ribadito “l’impegno incrollabile” degli Stati Uniti nel Patto atlantico, un messaggio chiaro al mondo: l’America vuole tornare a giocare un ruolo di primo piano dal punto di vista geopolitico.

Alcuni analisti hanno fatto notare come anche la Russia abbia avviato manovre militari nei pressi del confine con l’Ucraina. “Certo – spiega il presidente russo – ma noi le facciamo nel nostro territorio, mentre la NATO si spinge fino ai confini della Russia”.

Fondata il 4 aprile 1949 la NATO traeva la sua ragion d’essere nel potenziale pericolo che l’Unione Sovietica rappresentava per il mondo Occidentale, per questo si rendeva necessario un coordinamento per una difesa globale nei confronti del comunismo sovietico. Al momento il Patto atlantico conta 30 Stati membri.

Sei anni dopo, nel 1955, i Paesi dell’ex blocco sovietico rispondono alla NATO dando vita al Patto di Varsavia, sciolto poi nel 1991 a seguito del collasso dell’Unione Sovietica.

L’Alleanza atlantica avrebbe avuto la sua funzione in un contesto politico-militare ben preciso, che dal 1991 in poi sarebbe radicalmente cambiato ed è per questo che Putin ha fatto riferimento all’organizzazione come “residuato da Guerra fredda”. Una Guerra fredda che, evidentemente, alcuni componenti della NATO, ad iniziare dagli Stati Uniti, intendono riproporre, indicando nella Russia e nella Cina le potenziali minacce per il mondo Occidentale di oggi.

Vi è però un’importante differenza tra gli Stati Uniti degli anni Ottanta del XX secolo e quelli di oggi: allora il potenziale militare ed il ruolo geopolitico dell’America era praticamente superiore a quello sovietico e la leadership degli Stati Uniti era riconosciuta a livello globale, anche culturalmente ed economicamente.

Oggi gli Stati Uniti sembrano non esercitare più un’egemonia incontrastata, mentre la Russia e la Cina hanno saputo in questi anni ritagliarsi un ruolo fondamentale sia militarmente che economicamente. E non da ultimo a livello culturale: la Russia di Putin viene vista da molti come un baluardo nei confronti del modello ultraliberista e progressista americano.

La nuova Guerra fredda, se di guerra si può parlare, non sarà sicuramente scontata e gli Stati Uniti non si avviano di certo a vincerla facilmente come quella del XX secolo.

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