lunedì 28 giugno 2021

Quando la scienza diventa “Dogma” si trasforma in “Fregnaccia”

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Ieri a “StaseraItalia vi è stato uno scontro acceso fra il virologo Pregliasco e l’economista Antonio Maria Rinaldi. Il tema era la contraddittorietà delle indicazioni date dagli scienziati in diverse fasi dell’epidemia. Vi proponiamo un estratto:

Il fatto è evidente, e ne facciamo un breve riassunto:

  • mascherine, prima no, poi si, poi ovunque;
  • vaccino Astra Zeneca, prima solo per gli under 60 poi solo per gli over 60;
  • OMS sconsiglia di vaccinare i minori, ora vacciniamo i minori
  • prima bisognava fare assolutamente due iniezioni dello stesso vaccino, ora il mix di vaccini è addirittura consigliato
  • prima era impossibile affermare che l’origine del Covid era artificiale, ora ci si sposta in quella direzione

E così via, per non parlare delle previsioni sbagliate, delle apocalissi mancate, dei pasticci sui farmaci. Un grande pasticcio scientifico, a tal punto che Rinaldi ha chiamato quelle dette dai virologi “Fregnacce”.

Può una scienza diventare “Fregnaccia”? Si, quando invece che essere presetata come tale, cioè come una verità temporanea e falsificabile, figlia din un processo di discussione e di ricerca, diventa un “Dogma”, per il quale qualsiasi cosa detta da un tecnico, o ritenuto tale, diventa intoccabile, indiscutibile, verità totale e assoluta.

La “Scienza” è un processo che procede per tentativi e discussioni. Si fa una cosa, possibilmente su un campione limitato, si vede se funziona o no, in quale misura funziona, se ne discutono i risultati. Invece qui si è proceduto in modo assoluto, totale, senza nessuna seria discussione né scientifica né sociale. Si è fatto tutto in modo assoluto, parlando di una situazione di “Guerra”, ma in guerra, per lo meno ex post, si discutono i risultati. In questo caso medi ee social media hanno impedito qualsiasi discussone. “Ipse dixit”, come ai tempi degli aristotelici e dei tolemaici, ma Tolomeo oggi ci appare come uno che diceva delle frescacce, e tali sono apparse le affermazioni dei vari virologi televisivi. Affermare che un virologo, o un gruppo di virologi, dice frescacce non è un’offesa, ma proprio il processo che vuole la scienza per verificare le proprie, limitate e temporanee, verità. Invece che offendersi, Pregliasco avrebbe dovuto portare dati, dimostrare di conoscere i casi, anche perché, se per curare una persona bisogna essere un medico, per leggere uno scritto scientifico basta avere una preparazione accademica. Purtroppo questi virologi da TV, per la verità spesso aizzati da ospiti che dimostrano poco sale in zucca, ma molta protervia, sono ancora ora adorati, e non ha avuto il piacere di vedere un solo, singolo, programma di vera discussione e “Scienza”. Molto più facile fare i tolemaici, in attesa che arrivi Copernico…

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