(pressreader.com) – di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Lo sdegno di insigni colleghi, accampati da un mese in tv con le piaghe da decubito, per la barbara usanza dei 5Stelle di consultare i propri iscritti su una quisquilia come le alleanze di governo è naturalmente anche il nostro: se passa l’idea che prima di allearsi con tizio o caio bisogna ascoltare la base, come fa l’Spd in Germania (per posta, al costo di 1,5 milioni), chissà dove andremo a finire. Anche l’attesa di ben un’ora e un quarto per i risultati, a fronte delle appena due settimane richieste in Germania per l’arrivo dei postini con le schede compilate a casa dagl’iscritti all’Spd, ha suscitato la sacrosanta indignazione di chi giura da sempre che il voto su Rousseau è truccato. Molto meglio le regolarissime primarie del Pd, dove votano pure i non iscritti, perlopiù cinesi e nordafricani. O la Direzione molto dem che decide unanime il “mai col M5S” e 15 giorni dopo il governo col M5S. Ma, a consolarci per l’orrendo virus della democrazia diretta, ci sovviene l’editoriale Finalmente! di Indro Montanelli sulla fine del I governo B. (La Voce, 23.12.94). Sostituite Salvini a B. e ditemi se non è perfetto per descrivere i nostri sollievi e i nostri timori (Franceschini torna al Mibact: aiuto!).
“Finalmente… Berlusconi ha chiuso – almeno per ora – il proprio ciclo. E finalmente si potrà ricominciare a parlare di tutto, anche di politica. Sono quasi otto mesi che non lo si fa. Sono quasi otto mesi che si parla soltanto di Berlusconi… Per otto mesi non si è potuto intavolare, nemmeno in famiglia, una conversazione che non avesse per argomento Berlusconi… In suo nome si sono rotte amicizie ancestrali. Per otto mesi direttori e capiredattori di giornali hanno cestinato notizie che in altri tempi avrebbero occupato le prime pagine, se non riguardavano Berlusconi… Altro che ‘Duce sei tutti noi!’. Per otto mesi Berlusconi è stato tutti noi più di quanto il Duce lo sia stato in vent’anni. Finalmente! Finalmente ci siamo liberati di questa ossessione… Finalmente potremo rialzare la testa ed appuntare lo sguardo su ciò che avviene nei Paesi che ci circondano senza l’angoscia di vedervi accorrere Berlusconi a farvi le sue solite sceneggiate… Finalmente potremo fare la corte (parlo per gli altri, si capisce, non per me) a qualche bella donna senza prima dover appurare se è amica o nemica di Berlusconi… Non sappiamo cosa ci aspetta domani, magari una confusione ancora più grossa… Per il momento ci si consenta di assaporare, delibare, esalare, urlare a pieni polmoni questo sospirato liberatorio ‘finalmente!’ (e al diavolo il diavolo che, rimpiattato sotto il nostro tavolo, ci mormora ghignando: ‘Ma sei proprio sicuro che si tratti di un finalmente?’)”.
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