(Andrea Scanzi) – Quindi oggi è il gran giorno del voto Rousseau. Sto vivendo questo evento con la stessa attesa che mi genererebbe un monologo di filippofacci sulle mèches. Voi cosa votereste? Ed io? Uhm. Premessa: è inconcepibile che io possa anche solo pensare di iscrivermi a qualsivoglia forza politica: le trovo tutti distanti quando va bene e intrise di infimo liquame morale quando va male. Mai come adesso. “La politica è schifosa e fa male alla pelle”, come urlava Gaber. A giudicare dal voto osceno che salvò Jabba The Polenta sulla Diciotti, oltretutto, direi che la “base” (de che?) M5S non giustifica certo ottimismi indomiti. Sì vedrà in serata: la democrazia è sacra, uno vale uno, finché la barca va e bla bla bla.
Se – costretto a forza e minacciato da Crimi con le Crocs – fossi iscritto ai 5 Stelle e mi dovessi esprimere per forza su Rousseau, voterei “sì” all’accordo col Pd. Con miliardi di dubbi (molti più di quanti ne abbia Marco, per capirsi), il disgusto politico più totale per i renzi&marcucci e la certezza al 97% di fallimento entro un anno. L’entusiasmo è proprio altrove. Votare “no” sarebbe però addirittura peggio: significherebbe morire subito e di sicuro (al 178%) tra sevizie, torture e scuoiamenti.
Tutti come tanti piccoli San Sebastiano, che però aveva più palle di noi. Se molti iscritti, in nome di un talebanismo goffamente pipparolo, vorranno consegnare il paese a quel Salvini che li ha presi per il culo 14 mesi di fila e li ha pure traditi ad agosto nella maniera più abietta e vile, facciano pure. Ognuno ha i masochismi che si merita (io preferisco il trampling). Del resto tali luminari, che ora fanno gli schifiltosi per i Delrio (bah) e le De Micheli (oh mamma mia), hanno una sorta di bizzarra tolleranza a singhiozzo, avendo sin qui sopportato con agio i fontana, siri e pillon. Mi permetto solo di dire che avere votato “sì” a Salvini & Derivati un anno fa e “no” a Zingaretti & Annessi adesso è moralmente abominevole e politicamente ghiozzo: ho visto gente a Norimberga processata per molto meno. Purtroppo certe beccacce hanno la visione politica dei dromedari unni morti.
C’è poi un aspetto fondamentale: fare aspettare Mattarella per il voto su Rousseau è una roba pie-to-sa. Una poracciata senza eguali. Spiegatemi: Conte (forse) fa il governo, il paese prova a ripartire tra mille difficoltà ma se 24mila talebani (cifra a caso, ma neanche tanto) cliccano “no” si fa saltare tutto e si va a votare, per consegnare il paese a Capitan Riflusso e alle sue Putrescenti Frattaglie Rancide? Ma stiamo scherzando? Dai ragazzi, su: è politica, non il circo scionco del poro schifoso.
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