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Genova, 20/09 ore 10-17 - Assemblea macroregionale del nord ovest presso Altrove - Teatro della Maddalena (Piazzetta Cambiaso, 1). Leggi l'appello e il report
- Termoli (CB), 04/10 ore 10-17 - Assemblea macroregionale del sud est presso la sala Piazza Sacro Cuore (Via Argentina). Leggi il programma e l'appello
- Bologna, 11/10 ore 10-17 - Assemblea macroregionale del nord est presso la sala del Dopolavoro Ferroviario - DLF (Via Sebastiano Serlio, 2 - guarda la mappa). Leggi il programma e l'appello
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Salerno, 11/10 ore 10-17 - Assemblea macroregionale del sud ovest presso la Casa Nazareth (Via Guariglia - Quartiere Europa). Leggi il programma e l'appello
Nel corso degli ultimi mesi è sempre
più evidente come l’attacco ai beni comuni, ai diritti ed alla
democrazia costituisca una strategia mirata e ben definita sia in
Europa che in Italia.
L’attuazione delle politiche
liberiste da parte del Governo Renzi, in perfetta sintonia con i
governi precedenti, sta perseguendo gli obiettivi prefissati: la
mercificazione dei beni comuni, la precarizzazione del lavoro e della
vita, la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, per non
trascurare gli attacchi alla Costituzione con le annunciate riforme
istituzionali.
La battaglia per il
diritto all'acqua, che il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua,
porta avanti da quasi 10 anni, si inserisce esattamente in questo
contesto e ne ha saputo cogliere i limiti e le debolezze, riuscendo ad
ottenere diverse vittorie, a partire da quella referendaria.
E' evidente, però,
che anche nella nostra battaglia siamo costretti ad una posizione di
resistenza, dovuta ad un nuovo, profondo e determinato attacco, di cui
il Governo Renzi è una chiara espressione.
Non a caso le
politiche che vengono messe in campo sono accompagnate da una
restrizione sempre più decisa degli spazi di democrazia.
Dobbiamo ripartire
dalla ricchezza di quello che abbiamo costruito negli ultimi tre anni
per rilanciare una nuova aggregazione, costruire rapporti di forza a
partire dai territori, costruire una prospettiva nazionale per il
diritto all'acqua.
E' necessario ed
impellente attivare processi di resistenza attiva e concreta che non
possono essere ricondotti esclusivamente alle singole vertenze
territoriali che, comunque, hanno ben rappresentato sinora il percorso
di attualizzazione dell’esito referendario. Si rendono, cioè, necessari
nuovi spazi e forme di radicalizzazione del conflitto, mettendo in campo
alcune importanti campagne ed iniziative di massa che possano
rispondere prontamente alle battaglie sociali che il prossimo autunno ci
porrà davanti, ma soprattutto delineare un'alternativa.
Infatti, in questo
momento, dobbiamo essere in grado di dar vita non solo a battaglie
difensive, ma anche propositive che sappiano affermare le alternative
possibili insite nelle lotte per l'acqua e i beni comuni al modello che
ha prodotto e perpetua la crisi: partendo dalla finanza pubblica, dalla
redistribuzione delle ricchezze, dalla partecipazione alla gestione e
alla decisione sui beni collettivi. In questo contesto, dunque, si rende
necessario costruire anche un nuovo modello di gestione pubblica
attraverso la partecipazione diretta dei cittadini e dei lavoratori.
Inoltre, diviene
essenziale un salto di qualità nella nostra iniziativa che non può
prescindere dal riuscire a declinare la battaglia dell’acqua più
direttamente dentro la crisi, oltre ad individuare forme di lotta,
azioni e iniziative che si contrappongano fortemente alle politiche di
austerità e neoliberiste, che nei prossimi mesi produrranno il rilancio
dei processi di privatizzazione dei servizi pubblici locali, un
ulteriore restringimento degli spazi di agibilità democratica, un
ridimensionamento dell’efficacia degli strumenti di democrazia diretta e
più in generale una legge di stabilità che si annuncia molto pesante.
D'altra parte
risulta fondamentale riattivare l'interlocuzione, dove possibile, con
gli Enti Locali che continuano a perdere la loro autonomia decisionale
ed economica, attraverso i vincoli del patto di stabilità e la
riorganizzazione conseguente alla legge Del Rio sulle Provincie e città
metropolitane.
Infine, crediamo sia
determinante, per sottrarsi dall'attacco neoliberista e rilanciare una
visione alternativa, costruire un'alleanza sociale tra le lotte per i
beni comuni che sappia produrre una narrazione comune e, a partire dalla
valorizzazione delle singole lotte, dare vita ad una mobilitazione
sociale diffusa e ampia.
Per questo
abbiamo deciso di organizzare assemblee macro-regionali (individuando
per il momento quali sedi Genova il 20 Settembre, Bologna in via di
definizione, Termoli e Salerno il 4 Ottobre, verificando anche
la possibilità di allargarle anche ad altre sedi), all’interno delle
quali sviluppare, anche insieme ad altre realtà che si battono per i
beni comuni, iniziative e strumenti concreti per:
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garantire il diritto all’acqua, anche attraverso la riattualizzazione delle nostre campagne storiche (obbedienza civile, ripubblicizzazione, ecc.), oltre a lanciare quella sulla costituzionalizzazione del diritto all’acqua e dei diritti della natura;
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rafforzare l’iniziativa sul tema della tutela qualitativa e quantitativa dell’acqua;
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contrastare i nuovi processi di privatizzazione;
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recuperare spazi di democrazia;
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rafforzare i nessi e costruirne nuovi con le realtà attive sui beni comuni, a partire dalla costruzione della “scuola dei beni comuni”.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
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