ROMA - Quarantuno milioni di euro di fondi europei che rischiavano di andare perduti saranno invece subito disponibili a sostegno dell'agricoltura nel territorio laziale. È quanto prevede una delibera approvata oggi dalla giunta regionale del Lazio presieduta da Nicola Zingaretti e presentata dallo stesso governatore insieme con l'assessore all'Agricoltura Sonia Ricci.
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Si tratta dei cosiddetti Pit, i Progetti integrati territoriali, che
fanno parte del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013, e che
prevedono l'aggregazione di più soggetti per perseguire obiettivi
comuni. Con i bandi precedenti del 2009 c'erano state, le ha definite
Ricci, delle «strozzature burocratiche» che avevano reso inammissibili
la gran parte delle domande, arrivate a centinaia. La delibera di oggi
invece semplifica le procedure consentendo la rivalutazione delle
domande ed evitando così di perdere questi soldi, in vista della futura
programmazione Psr 2014-2020. In particolare si agirà sulle aree a
maggior rischio di marginalizzazione e abbandono.
«I Pit - ha spiegato l'assessore - sono programmi integrati territoriali che riguardano per il 66 per cento i Comuni, che hanno provato a ripensare insieme la qualità del territorio. Questi sono fondi disponibili da subito - ha sottolineato Ricci - Già domattina si possono chiedere le anticipazioni. Una scadenza formale non c'è, ma io intendo dare ai sindaci un tempo di 60 giorni». I Pit finanziati, ha spiegato, saranno 21, «cioè tutti, e saranno finanziati in modo orizzontale. Se venisse a mancare qualche soldo possiamo andare in overbooking, e faremo una ricognizione generale di tutti i residui - ha concluso - perché noi questi soldi li dobbiamo spendere».
«I Pit - ha spiegato l'assessore - sono programmi integrati territoriali che riguardano per il 66 per cento i Comuni, che hanno provato a ripensare insieme la qualità del territorio. Questi sono fondi disponibili da subito - ha sottolineato Ricci - Già domattina si possono chiedere le anticipazioni. Una scadenza formale non c'è, ma io intendo dare ai sindaci un tempo di 60 giorni». I Pit finanziati, ha spiegato, saranno 21, «cioè tutti, e saranno finanziati in modo orizzontale. Se venisse a mancare qualche soldo possiamo andare in overbooking, e faremo una ricognizione generale di tutti i residui - ha concluso - perché noi questi soldi li dobbiamo spendere».
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