lunedì 3 giugno 2013

La sentenza d'appello Eternit, Schmidheiny condannato a 18 anni


E' stato condannato a 18 anni di reclusione per disastro doloso l'imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny, imputato a Torino nel processo Eternit. In primo
grado era stato condannato a 16 anni.

rainews24.it 
La sentenza d'appello conferma la condanna di SchmidheinyPerché l'aumento di pena
La corte d'appello di Torino ha condannato l'ex manager della Eternit Stephan Schmidheiny anche per il disastro negli stabilimenti di Napoli Bagnoli e Rubiera (Reggio
Emilia), oltre che per quelli a Casale Monferrato e Cavagnolo. I giudici hanno così aumentato la pena di due anni rispetto al primo grado, portandola a 18 anni di carcere.

Stephan Schmidheiny, 66 anni, è l'unico imputato rimasto al processo Eternit dopo la morte, avvenuta il 21 maggio scorso, del barone belga Louis De Cartier De Marchienne, a 92 anni. Entrambi erano stati condannati a 16 anni, il 13 febbraio 2012, per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche.
Il pg Raffaele Giariniello aveva chiesto 20 anni di pena.


Malore

"Sono stravolta dalla stanchezza, ma finché posso vado avanti". Romana Blasotti, 84 anni, commenta cosi' la condanna a 18 anni di reclusione inflitta all'imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny nel processo d'appello.
L'anziana, che ha visto morire di tumore cinque parenti, tutti lavoratori alla Eternit, ha avuto un malore al momento della lettura della sentenza. "Pensavo fosse stato assolto", spiega l'anziana, che si è subito ripresa.

Oltre 30 milioni al Comune di Casale
E' stata quantificata in 30,9 milioni di euro la somma che la Corte d'Appello di Torino ha accordato al Comune di Casale Monferrato con la sentenza d'appello del processo Eternit. La cittadina dell'alessandrino infatti ha ospitato lo stabilimento principale in Italia della multinazionale.
Per il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi "adesso questo signore deve capire che dovrà pagare o lo Stato dovrà intervenire, soprattutto per il problema delle
bonifiche".

Quasi un malore per Romana Blasotti, la presidente dell'Associazione familiari vittime amianto di Casale Monferrato (Alessandria), che ha perso cinque familiari, durante la lettura della sentenza d'appello Eternit. Quando ha preso la parola il giudice OggF, ha pronunciato una serie di "assolve", riferendosi al periodo precedente al '66 della gestione. La signora Romana, come molte persone del pubblico, ha capito che l'unico imputato Schmidheiny fosse stato assolto per tutti i periodi e per tutti i reati, e si F accasciata sedendosi sulla panca. Quando le F stato spiegato l'errore, ha sorriso commossa.

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