venerdì 17 maggio 2013

"La voglia e la forza di cambiare", domani in piazza con la Fiom. Con il Prc anche la Sinistra Europea

In piazza per il cambiamento. “Basta, non possiamo più aspettare”. Alla fine la Fiom c’è riuscita a mettere insieme tanti e tante che vogliono davvero cambiare il volto e l’anima di questa Italia incagliata nella crisi. Da Berlusconi a Letta, passando per Monti, la linea dell’opposizione sociale nell’era dell’austerity passa sempre da lì: l’irriducibilità di un mondo del lavoro e del non lavoro che non vuole piegarsi al ricatto della crisi. L’iniziativa di domani, che muovera' da piazza della Repubblica alle nove e mezza per arrivare a San Giovanni, come ha sottolineato il leader della Fiom Maurizio Landini, non è che l’inizio. L’inizio di che? Questo, Landini non l’ha detto. E tuttavia è singolare che all’indomani del primo Consiglio dei ministri che non ha perso l’occasione di prodursi nell’ennesima brutta figura proprio sui temi del lavoro, a protestare ci sia la Fiom e la sinistra antagonista, mentre gli altri sindacati sono costretti alla farsa del “va tutto bene, madama la marchesa”. La verità è che il cosiddetto miliardo non copre gli effettivi bisogni della cassa in deroga. Considerando che siamo a meno di metà anno e altre migliaia di candidati stanno entrando nel trattamento di questo tipo di ammortizzatori sociali, all’appello potrebbe mancare circa la metà dell’importo effettivo. A settembre, intanto, potrebbe arrivare una riforma che escluderà molti potenziali beneficiari.
Il percorso e il comizio
Il corteo seguira' il seguente percorso: via delle Terme di Diocleziano, via Cavour, piazza dell'Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, largo Brancaccio, via Merulana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, per concludersi appunto in piazza di Porta San Giovanni. Li' sul palco, prima del comizio finale di Landini, parleranno anche personaggi come Stefano Rodota', Gino Strada, Sandra Bonsanti e Fiorella Mannoia, che pero' non cantera' Hanno aderito alla protesta anche il Movimento Cinque Stelle, Sel, Rifondazione comunista, Pdci, Azione civile, singoli esponenti del Pd e realta' della societa' civile, studenti, l'Anpi e associazioni ambientaliste.

La presenza di Beppe Grillo e di alcuni del Pd
Domani, in piazza San Giovanni non e' ancora stata comunicata la presenza del leader di M5S. Intanto pero' ieri, l'ex comico genovese ha incontrato la Rsu Fiom della Fincantieri di Ancona che gli ha affidato le sue proposte sul rilancio dell'azienda. E domani ci sara' sotto al palco della Fiom un folto di gruppo di deputati e senatori di M5S, pronti a portare in parlamento le istanze sui temi del lavoro.
Infine il Pd. La guida affidata a Gugliemo Epifani non muta il rapporto conflittuale con la Fiom, come dimostrano le parole sferzanti di Landini di mercoledi' (''hanno lasciato da soli i lavoratori''). La presenza della componente di sinistra del partito - oltre a Sergio Cofferati ci saranno, tra gli altri, Paolo Nerozzi, Vincenzo Vita, Corradino Mineo, Pippo Civati – non servirà a mitigare il dato politico della partecipazione del Pd al governo delle larghe intese.
Tanti gli attestati di solidarietà anche in queste ultime ore della vigilia
La Flc-Cgil ha diffuso un comunicato in cui tra l’altro scrive: “Condividiamo la necessità di un Welfare realmente inclusivo per le nuove generazioni e perciò bisogna promuovere il reddito minimo che sostenga anche il diritto allo studio”. In piazza ci saranno anche i pensionati dello SpioCgil e i sindacalisti della Filcams. “In questi ultimi 5 anni, abbiamo assistito a una gara indecente – scrive Carla Cantone, segretaria dei pensionati della Cgil - fra chi puntava alla divisione sindacale con accordi separati e all’isolamento della Cgil, dando così copertura politica al signor Marchionne che ha conquistato la sua proverbiale e arrogante popolarità scegliendo una prepotente azione contro la Fiom e i suoi iscritti”. “Tutto ciò va superato – continua Cantone - ripristinando la democrazia e il riconoscimento della reale rappresentatività, affinché nessuno possa impedire a una organizzazione sindacale e ai lavoratori a essa iscritti di esercitare il proprio diritto di rappresentanza”. Cantone mette l’accento su uno dei temi centrali dell’iniziativa Fiom, quello della rappresentanza sindacale. L’intesa unitaria fra Cgil, Cisl e Uil sulle regole democratiche, “è un ottimo e importante passo avanti”, dice Cantone, “ora occorre continuare”. Anche la Fiom ha sottoscritto il documento approvato dal Direttivo della Cgil, ma per il momento non ci sono testi sicuri sui quali poter esercitare una presa di posizione. In questi ultimi giorni si sono moltiplicati i messaggi di solidarietà e di sostegno all’iniziativa, anche attraverso alcuni brevi video. Andrea Camilleri, “speriamo, con questa manifestazione e con altre che avverranno, che l’Italia possa cominciare a trovare una sua ‘cura’”; Vauro, “c’è urgenza di diritti, non possiamo più aspettare”; Cecilia Strada, “la parola che ci unisce è diritti: sul lavoro, la salute, l’istruzione”; Ciro D’Alessio, “portare il lavoro al centro della discussione politica”; Andrea Alzetta, “buona l’idea di mettere insieme soggetti diversi per una alternativa di società”.
In piazza, insieme a Rifondazione comunista la Sinistra europea
Ci sarà anche una delegazione del partito della Sinistra europea, con la vicepresidente Maite Mola, di Izquierda unida, e rappresentanti della Linke tedesca , di Syriza , del Front de Gauche. “Per contrastare le sciagurate politiche di austerità europee, la dittatura dei mercati e della Bce – si legge in un comunicato del Prc - c’è bisogno che anche in Italia cresca un movimento contro questa Europa e la troika, come già accade nel resto del continente. Per questo occorre battere la grande coalizione delle banche, quella formata da conservatori e socialdemocratici europei, che come accade chiaramente in Italia con Monti prima e Letta/Alfano oggi, è la responsabile politica dell'austerità che toglie sovranità ai popoli e fa pagare la crisi ai più deboli. Una politica che crea disoccupazione di massa e recessione. Bene quindi la mobilitazione della Fiom che mette questi temi all’ordine del giorno nel nostro paese. Noi proponiamo di disdire unilateralmente i trattati europei liberisti, Fiscal compact e Maastricht, perché di fronte ad una aggressione è necessario difendersi”. Il Partito dei Comunisti Italiani, infine, partecipera' alla manifestazione, “che rappresenta una grande speranza per tutta la sinistra e i democratici contro una politica malata, eticamente e moralmente, e lontana dai lavoratori, dai giovani disoccupati, dalla povera gente”.

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