venerdì 17 maggio 2013

Gli arresti di Anonymous e la nomina del capo della Polizia

Il blitz contro Anonymous è una mossa azzeccata nella vicenda per la nomina del capo della Polizia.

AnonymousAlessandro Marangoni è un poliziotto molto stimato.
Dalla questura di Milano, neanche cinquantenne, è stato preso e nominato prefetto e vice-capo vicario della Polizia, mentre la direzione generale della P.S. vedeva il suo Capo Manganelli ricoverato all'estero per una grave malattia della quale è prematuramente defunto, nel generale compianto.
Ora il governo Letta deve nominare il nuovo capo della Polizia, in sostituzione di Manganelli. Marangoni è in pole position anche se altri candidati, tra cui il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli (di provenienza dalla Polizia) si fanno avanti.
A questo punto, colpo di scena: la Polizia arresta la banda dei quattro di Anonymous Italia, che sarebbero i capi di numerosi attacchi informatici ad istituzioni importanti. Questo avviene in un momento in cui tutti gridano all'allarme per i pericoli alle istituzioni democratiche che proverebbero dalla Rete.

Certamente il blitz della Polizia è stato preparato da tempo; e a carico degli arrestati, che godono come tutti del beneficio della presuzione di innocenza fino a sentenza della Cassazione, ci saranno sicuramente gravi sospetti e altrettanto gravi indizi.
Ma non è nemmeno da escludersi che questa sia una buona mossa dell'attuale vertice della Polizia per strappare al potere politico la riconferma. E come insegna lo statista Andreotti, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.

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