mercoledì 28 febbraio 2024

Oltre 8.700 artisti chiedono che Israele sia escluso dalla Biennale di Venezia

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Più di 8.700 artisti e operatori culturali hanno chiesto l'esclusione di Israele dalla partecipazione al più grande evento artistico del mondo, la Biennale di Venezia, per il suo genocidio ai danni dei palestinesi nella Striscia di Gaza. La Biennale di Venezia, spesso definita le “Olimpiadi del mondo dell’arte” in quanto vanta una lunga storia nel presentare talenti provenienti da tutto il mondo, inaugura il 20 aprile la sua sessantesima Esposizione Internazionale d’Arte.

Il gruppo Art Not Genocide Alliance (ANGA) ha pubblicato, ieri, una lettera aperta firmata dai partecipanti passati e prossimi della Biennale di Venezia in cui condannano la partecipazione di Israele all'evento.

Nella petizione i firmatari sottolineano che “qualsiasi rappresentanza ufficiale di Israele sulla scena culturale internazionale è un’approvazione delle sue politiche e del genocidio di Gaza”, avvertendo che “La Biennale sta promuovendo uno Stato di apartheid genocida”

Israele ha un padiglione nazionale ai Giardini, il parco dove si svolge il festival biennale d'arte, insieme a 28 paesi. 

La petizione ha definito l'atto di consentire a Israele di far parte della Biennale come un "doppio standard", sostenendo che l'organizzazione ha escluso il Sud Africa durante l'era dell'apartheid e la Russia nel 2022 durante l'inizio del conflitto Ucraina-Russia.

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