La società di consulenza McKinsey è pronta a pagare altri 230 milioni di dollari per scrollarsi di dosso la vicenda dell‘Oxycontin, il farmaco oppioide prodotto dalla casa farmaceutica Purdue Pharma che ha causato centinaia di migliaia di morti a causa della sua alta capacità di creare dipendenza.
Il principio attivo è lo stesso dell’eroina. McKinsey collaborò con Purdue nella messa a punto d una strategia di marketing finalizzata a spingere le prescrizioni da parte dei medici e alla predisposizione di dosaggi
che favorissero l’insorgere di dipendenze. McKinsey ha anche studiato
strategie di comunicazione per sminuire le testimonianze e le denunce
pubbliche dei genitori di giovani vittime del farmaco.
Con il nuovo accordo il totale pagato dalla società di consulenza per il suo ruolo nell’epidemia di oppioidi supera gli 870 milioni di dollari.
I soldi andranno a una serie di città, contee e distretti scolastici se il nuovo accordo verrà approvato dai giudici.
Nel 2021 accordi simili sono stati raggiunti con tutti i 50 stati degli Stati Uniti, che sono costati alla società di consulenza 641,5 milioni di dollari. Come per i precedenti accordi,
McKinsey non ha ammesso alcuna responsabilità o alcun illecito.
“Come abbiamo affermato in precedenza, continuiamo a credere che il
nostro lavoro passato fosse lecito e respingiamo le accuse contrarie”,
si legge in una nota. Migliaia di cause legali da parte di comuni, distretti scolastici, tribù indiane, genitori
e altri sono state riunite in un’azione legale collettiva ascoltata
presso il tribunale federale per il distretto settentrionale della
California. Gli accusatori si sono basati su documenti divulgati in
precedenti contenziosi che mostravano come i consulenti di McKinsey
sollecitassero i direttori della Purdue a considerare se “mettere il turbo al motore delle vendite”.
I documenti affermano che i consulenti incoraggiavano i direttori a
indirizzare i rappresentanti di vendita verso medici con precedenti di
prescrizione di grandi quantità di oppioidi.
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