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venerdì 30 giugno 2023
Pace e guerra. Democrazia Sovrana e popolare (DSP) denuncia al Senato la censura dei referendum contro le armi
https://www.lantidiplomatico.it
di Chiara Nalli per l'AntiDiplomatico
Si è tenuta mercoledì, presso la sala Nassirya del Senato - su
iniziativa del Sen. Pietro Lorefice - la conferenza stampa di Democrazia
Sovrana e Popolare dal titolo “Per una democrazia sovrana, popolare – l’Italia del futuro”
L’intervento al Senato si è svolto con il proposito di delineare i principi e la linea d’azione di Democrazia Sovrana e Popolare, nel contesto, come ricorda Marco Rizzo in apertura, di uno scenario storico, politico e sociale - quello degli ultimi tre anni - assolutamente straordinario – che è stato in grado di portare alla luce le contraddizioni e le lacune di una politica assente rispetto alle grandi vicende che hanno travolto la vita quotidiana di milioni di cittadini. La pandemia, prima - durante la quale la politica ha scelto di privilegiare le indicazioni delle grandi multinazionali del farmaco, azzerando la capacità di risposta del sistema pubblico nel suo complesso. La guerra, poi – processo in atto nel quale la mancanza di buonsenso della classe dirigente occidentale rischia di trascinarci in una tragedia dalla quale non emergeranno vincitori ma che avrà, con assoluta certezza, un unico grande sconfitto: la classe popolare europea.
Referendum contro l’invio di armi in Ucraina. Dove e come firmare
https://contropiano.org/
di Redazione
Qui di seguito le informazioni sul referendum contro la decisione del governo e del parlamento di inviare armamenti nella guerra in Ucraina. Soprattutto dove e come firmare. Le firme vanno raccolte entro il 22 luglio. Le indicazioni utili per firmare:
- Per firmare online utilizzando lo Sped: https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=ARMI Importante. Non essendoci ancora una piattaforma pubblica per firmare in digitale, sono disponibili solo piattaforme private che chiedono il pagamento di 1,5 euro per ogni quesito che si intende sottoscrivere;
- Si può firmare presso gli uffici del proprio comune di residenza;
- Per firmare ai banchetti nelle varie città va consultato il seguente sito che aggiorna quotidianamente luoghi e orari dei banchetti:
https://dovefirmare.i/?fbclid=IwAR0BSdQ3HazMtYP9Sig9pNUcvE6iQJ8lx4Un5fi-BH-u36r8bfp37BJyGZ4
Torna la Kakania, paura a Bruxelles
https://ilsimplicissimus2.com
Un nuovo brivido percorre l’Europa già devastata dal totale fallimento della grande offensiva della Nato e dalla figura barbina fatta dalle sue wunder waffen che giacciono distrutte lungo tutte le direttive di attacco: la possibile rinascita della Kakania ( vedi nota) o quanto meno di un blocco mitteleuropeo format da Paesi una volta parte dell’impero austroungarico che assuma posizioni diverse da quelle dettate a Bruxelles dalla Germania e dalla Francia che a loro volta prendono ordini da Washington. Già sappiamo che l’Ungheria ha una visione del tutto opposta rispetto a quella ufficiale della Ue: non vuole sanzioni alla Russia e invio di armi in Ucraina e insiste perché si facciano tutti gli forzi per aprire trattative di pace. ma il Paese è piccolo e dunque non ha un gran peso all’interno della Uee deve guardarsi dai cani rabbiosi della guerra. Tuttavia a settembre ci saranno le elezioni in Slovacchia dove il socialdemocratico Robert Fico è dato per favorito: il personaggio è stato contro le misure della pandemia e ora è contrario alle sanzioni contro la Russia e alle consegne di armi aumentando così la massa critica della “dissidenza” rispetto alla linea ela Ue. Più avanti ci saranno le elezioni in Austria dove il leader dell’Fpo, Herbert Kickl sfruttando le divisioni in casa socialdemocratici sta facendo il pieno di voti nei vati Lander austriaci dove si è votato per i governi regionali. Ed è dunque un forte concorrente per il cancellierato.
Nicaragua, 44 anni di Revolución
https://www.cumpanis.net
Il 19 Luglio del 1979, i
guerriglieri del Frente Sandinista de Liberacìòn Nacional entrarono
vittoriosi a Managua, capitale del Nicaragua. Finiva così la dittatura
della dinastia Somoza e il Paese centroamericano iniziò una nuova vita.
Venne immediatamente abolita la pena di morte, promulgata una amnistia
ed iniziò un progetto riformatore basato sulla ricostruzione del paese
distrutto da terremoto e dittatura, sulla riduzione della povertà e
delle diseguaglianze.
L'Etiopia ha chiesto di entrare a far parte dei BRICS.
https://t.me/nicolaililin/7101
La maggior parte dei Paesi del mondo sta fuggendo dall'impero del male il più lontano possibile e l'alleanza dei BRICS è chiaramente una buona opzione, in quanto offre l'immunità dalle sanzioni anglosassoni e dal saccheggio attraverso il dollaro e l'euro.
L'oligarchia internazionale non ha altra scelta che cercare di seminare caos e instabilità nella maggior parte del mondo attraverso colpi di stato colorati per fermare la formazione di un potente mondo multipolare.
Tutto indica che il regime di Kiev sta preparando la provocazione nucleare.
https://t.me/nicolaililin/7076
Le aree controllate dall'Ucraina adiacenti alla centrale nucleare di Zaporizhzhya sono sottoposte a un'esercitazione su larga scala da parte della polizia nazionale del Ministero degli Interni su scenari di disastro nucleare nell'impianto.
Il decreto lavoro è legge, ecco cosa prevedono le nuove misure per le famiglie povere e gli occupabili. E chi rimane escluso
Il decreto lavoro varato dal Consiglio dei ministri lo scorso primo maggio diventa legge con l’approvazione finale alla Camera dove il governo ha incassato la fiducia.
(Franz Baraggino – ilfattoquotidiano.it)
Tra le novità principali c’è la riforma delle misure di contrasto alla povertà che cancella definitivamente il Reddito di cittadinanza introdotto dal primo governo Conte nel 2019 per sostituirlo con l’Assegno di inclusione, Adi, che entrerà in vigore il primo gennaio 2024 per tutti i nuclei con un Isee entro i 9.360 euro (identico a quello del Rdc) e almeno un minore, un disabile o una persona over 60 tra i componenti. E’ infatti questa la principale novità, la sostituzione del criterio universalistico con uno categoriale che seleziona i beneficiari in base all’età e ai requisiti familiari. A quanti rimarranno esclusi, i cosiddetti “occupabili”, è dedicata l’indennità dello Strumento per la formazione e il lavoro. Prima dell’approvazione finale, il testo del governo era stato emendato in Senato, con alcune novità sui destinatari dell’Assegno di inclusione e del Supporto formazione e lavoro, sulla scala di equivalenza per il calcolo del sussidio e sui termini dell’offerta “congrua” di lavoro.
A Bruxelles donne contro la Nato e la deriva bellicista
https://contropiano.org
di Laura Tussi
A Bruxelles a Luglio, in contrapposizione e netto contrasto con il summit e vertice Nato di Vilnius in Lituania, si terrà una importante conferenza di donne impegnate per la pace e che provengono da tutto il mondo e hanno soprattutto come comune denominatore l’amore per madre terra, per il pianeta e l’assetto ecosistemico planetario e universale.
Nella loro Dichiarazione comune dal titolo: “Donne Globali per la Pace, Unite contro la NATO” le donne del movimento per la pace affermano:”Abbiamo a cuore i principi universali di uguaglianza giustizia e pace affermati dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani”. Questo movimento femminile per la pace a livello planetario lotta per l’affermazione dei diritti delle donne e dei popoli, delle genti e delle minoranze contro ogni forma di violenza, in tutta la sua morfogenesi e i suoi livelli e sviluppi e in quanto genere femminile si professano contro ogni tipo di sfruttamento e modalità di discriminazione.
Francia: le ragioni della collera
https://contropiano.org
“È il nostro modo di essere perché ci hanno levato tutto” Non si placa la reazione popolare in seguito alla morte di Nahel M., il 17enne ucciso la mattina di martedì del 27 luglio a Nanterre, nella periferia parigina nord-occidentale, da un agente di polizia che gli ha sparato “a bruciapelo” durante un controllo poliziesco.
Il quotidiano Le Figaro ha rivelato che l’agente in questione – ora in detenzione provvisoria – era stato premiato più volte nella sua carriera, l’ultima delle quali (nel 2020) per il “coraggio” dimostrato durante le mobilitazioni dei Gilets Jaunes.
Il Ministro dell’Interno Darmanin ha mobilitato per la notte di giovedì ben 40 mila agenti su tutto il territorio nazionale, di cui 5 mila nella sola Parigi, senza che per ora sia stato dichiarato “l’etat d’urgence”, come richiesto a gran voce tra l’altro dal leader dei gollisti di LR, E. Ciotti, e dall’estrema destra di Zemmour.
Ucraina, incredibile, ma vero
https://ilsimplicissimus2.com
Putin è riuscito a mostrare una Russia fermamente unita nella volontà di vittoria e senza esitazioni nel chiudere la porta in faccia a tentativi sediziosi in qualche modo innescati dalla Nato, dunque un Paese più forte e solido e tuttavia la stampa occidentale a cominciare dai solisti del Nyt, fermamente decisi a scambiare la realtà con le favole che gli americani si vogliono far raccontare, dice che l’affare della Wagner ha seriamente indebolito la Russia, che è palesemente un contro senso. In realtà adesso si comincia a comprendere che tutta la leadership militare politica russa sapeva che c’era qualcosa che non andava con la Wagner, ma che invece di intervenire per evitare le sceneggiate di Prigozhin ha lasciato che il “cuoco” facesse ciò che aveva programmato insieme ai suoi amici a stelle e strisce: non ci sono state azioni da parte delle guardie di frontiera, della forza di sicurezza interna Rosguardia, della polizia e dell’esercito russo. Ciò è inspiegabile a meno che non ci sia stato un ordine dall’alto di fare un passo indietro invece di cercare un combattimento. L’obiettivo principale di Putin, ampiamente raggiunto, era quello di evitare inutili perdite, ma anche mostrare che la sedizione era completamente isolata, frutto delle illusioni dell’intelligence (si fa per dire) occidentale e della follia del capo della Wagner intento a fare un pericoloso doppio gioco. Che insomma gli occidentali sono caduti nella la trappola aperta dalle loro stesse narrazioni e sono scollegati dalla realtà, mentre i cittadini non danno più reta alla logica e all’evidenza,
Come la Commissione Trilaterale ha modellato l’Occidente contemporaneo di Giacomo Gabellini
https://www.sinistrainrete.info
Quando, nel 1973, istituirono la Commissione Trilaterale, i fondatori David Rockefeller, Zbigniew Brzezisnki e George Franklin ambivano a creare un organismo transnazionale consolidare l’ordine internazionale a guida Usa e attenuare le tensioni emergenti tra i membri della “triade capitalistica” – formata da Stati Uniti, Europa occidentale e Giappone – dovute alla crescita economica europea e nipponica e all’intensificazione della concorrenza inter-capitalistica registratasi sulla scia della crisi petrolifera. Verso la metà degli anni 70, il think-tank pubblicò, tra i tanti, uno studio in cui si sosteneva che «un’iniziativa congiunta Trilaterale-Opec che metta a disposizione più capitale per lo sviluppo sarebbe funzionale agli interessi dei Paesi trilateralisti. In un periodo contrassegnato da crescita stagnante e aumento della disoccupazione, è ovviamente vantaggioso trasferire fondi dagli Stati membri dell’Opec ai Paesi in via di sviluppo affinché assorbano le esportazioni delle nazioni rappresentate in seno alla Commissione Trilaterale».