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“La revoca delle sanzioni contro la Russia è una condizione per la ripresa dell’economia europea”.
Con queste parole il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha esordito parlando al parlamento del Paese, annunciando, tra le altre cose, l’intenzione di tenere “consultazioni nazionali” per conoscere il parere degli ungheresi sulle sanzioni imposte dall’Ue alla Russia.
“Le sanzioni contro la Russia sono state introdotte in maniera antidemocratica, perché è stata una decisione dei burocrati di Bruxelles, per la quale stanno pagando i cittadini europei – ha detto Orban. Dobbiamo conoscere l’opinione della gente.
Per la prima volta in Europa, in Ungheria, chiederemo il parere sulle sanzioni. Verranno avviate consultazioni nazionali, all’interno delle quali il popolo ungherese potrà esprimere la propria opinione” – ha sottolineato il primo ministro ungherese.
Il conflitto in Ucraina, secondo Orban, sarebbe stato di natura locale, ma le sanzioni economiche imposte dall’Occidente contro la Russia gli hanno dato una dimensione globale. Il primo ministro ha esortato a prepararsi per le ostilità prolungate, osservando che “gli Stati Uniti e l’UE stanno aiutando l’Ucraina con i soldi, mentre le risorse della Russia sono inesauribili“.
Orban ha aggiunto di essere categoricamente contrario alla “continuazione” delle ostilità e ha chiesto “colloqui di pace immediati e un cessate il fuoco“. Ha anche definito la revoca delle sanzioni contro la Federazione Russa una condizione per la ripresa dell’economia europea.
“Se le sanzioni imposte alla Russia verranno revocate, l’economia europea sarà in grado di ritrovare la sua forza“, ha affermato Orban. Per il primo ministro ungherese l’essenza del conflitto in Ucraina è abbastanza chiara: “Possiamo tranquillamente affermare che a seguito delle sanzioni, il popolo europeo è diventato più povero, mentre la Russia non si è inginocchiata“, ha detto Orban.
“Quest’arma si è ritorta contro, con le sanzioni l’Europa si è sparata in un piede“. “Stiamo aspettando una risposta, l’intera Europa attende una risposta da Bruxelles su quanto tempo continueremo a farlo, a mantenere le sanzioni“, ha detto, aggiungendo che è anche il momento di discutere delle sanzioni con gli Stati Uniti.
I commenti di Orban arrivano mentre l’UE continua a bloccare l’accesso dell’Ungheria a finanziamenti cruciali per la sua economia e quando la Russia ha annunciato una “mobilitazione parziale” dei riservisti a causa degli sviluppi del conflitto in Ucraina.
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