venerdì 23 settembre 2022

Gli ucraini si offrono come cavie da laboratorio per l’industria militare Usa

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La definizione di carne da cannone non potrebbe trovare maggiore pertinenza alla luce delle dichiarazioni del viceministro della Difesa dell’Ucraina. Il maggiore generale in congedo Volodymyr Havrylov, ha infatti sollecitato il complesso militare-industriale degli Stati Uniti “a sfruttare il conflitto in atto in Ucraina per effettuare collaudi di sistemi d’arma sperimentali sul campo, accelerando lo sviluppo di armamenti e contribuendo al contempo allo sforzo bellico dell’Ucraina contro la Russia”.

Havrylov ha parlato a una platea di centinaia di addetti all’industria della difesa e alle acquisizioni militari statunitensi dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il richiamo di circa 300.000 riservisri per la guerra in corso dell’Ucraina.

A riferirlo però non è la Tass, ma il sito specializzato statunitense “Defense News”, (https://www.defensenews.com/ ) che riporta le dichiarazioni del viceministro ucraino alla National Defense Industrial Association Future Force Capabilities Conference, tenutasi ad Austin, nel Texas.

Secondo il viceministro ucraino Havrylov, la mobilità tattica, il vantaggio tecnologico e la nuova dottrina bellica trasmessi dagli Usa all’Ucraina hanno consentito a quest’ultima di tenere testa all’invasione russa sino ad oggi; tuttavia, mantenere l’attuale equilibrio a fronte della parziale mobilitazione bellica annunciata dal presidente russo Vladimir Putin richiederà “maggiori e migliori addestramenti, armamenti e munizioni”, specie in vista dei mesi invernali.

Se avete idee, o semplici progetti pilota da collaudare prima della produzione di massa, potete inviarli a noi e vi spiegheremo come procedere”, ha dichiarato Havrylov. “E alla fine avrete il vostro timbro, ‘testato sul campo nella guerra in Ucraina. Potrete vendere (i nuovi sistemi d’arma) facilmente”.

Havrylov ha inoltre affermato che diverse startup nel campo della difesa stanno già operando in questo senso, fornendo all’Ucraina sistemi sperimentali, in particolare congegni progettati per l’abbattimento di droni e la guerra elettronica. “Le startup tornano indietro con prodotti che sono competitivi sul mercato perché sono stati testati sul campo di battaglia”, ha dichiarato l’ufficiale ucraino.

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