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Mi verrebbe quasi da dire: “e uscimmo a riveder le stelle” se non suonasse blasfemo il confronto tra il viaggio nel cuore simbolico dell’universo medioevale e quello assai più modesto attraverso l’inferno sanitario contemporaneo, le malebolge di un “sistema dalla salute” che è frutto di una complessa sinergia di fattori che cominciano dalle regioni paludose della malasanità tradizionale, per sfociare poi in una una concezione farmaco – centrica della medicina dove esiste solo la malattia e la sua funzione economica, ma non più il malato e men che meno la persona trasformati in meri fattori statistici, Parallelamente anche il medico va scomparendo per diventare una sorta di burocrate intento ad applicare in maniera pedissequa protocolli dei quali conosce sempre meno. E’ un contesto dove è molto facile che la sanità sprofondi verso fenomeni di vero e proprio abuso dei pazienti con meno difese.
Ma qui mi fermo: il tema è troppo ampio e dovrò trattarlo nella sua interezza quando tutta la questa via crucis sarà finita. Però non posso esimermi dal notare che due settimane dentro le viscere ospedaliere sembrano aver messo in moto una sorta di macchina del tempo: quando sono entrato c’era ancora la guerra tra la Russia e l’Ucraina o forse sarebbe meglio dire tra la Russia e la Nato che ormai si era in un certo senso istituzionalizzato con i referendum nelle aree russofone, proponendo un nuovo scenario bellico. Adesso invece ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso che era in qualche modo implicito nel folle .suicidio europeo, ma che rimaneva comunque sottotraccia a una guerra aperta tra la Germania e gli Usa. Nonostante tutto il sistema economico tedesco prema disperatamente per aprire il Nord Stream 2 e ricevere il gas russo necessario alla propria sopravvivenza, finora gli Usa sono riusciti a imporne la chiusura del gasdotto, ma più si va avanti, più sarà difficile per qualunque governo tedesco continuare su questa strada: così Washington ha pensato bene di sabotare gli impianti facendo esplodere nelle sue vicinanze mine di profondità. Così davvero non ci potrà essere più discussione: anche in caso di una rivolta popolare contro gli affamatori di gas, quest’ultimo non sarà più disponibile. Ecco la conclusione di una guerra all’Europa e distruggerla pur di evitare che essa possa aprirsi alla Russia e al resto dell’Asia.
Del resto fin dall’inizio di questa vicenda che ci sta trascinando all’inferno lo scopo finale era chiarissimo solo ad avere la minima idea che la sostituzione del gas russo con quello da scisto Usa era soltanto un illusione, anzi un inganno a cui potevano credere solo le persona lasciate volutamente prive delle informazioni vitali oppure gli utili idioti: Il fracking negli Stati Uniti è stato fondamentalmente reso possibile dall’accesso al denaro facile se non gratuito del Quantitative Easing. Ma questa tecnica estrattiva è estremamente dispendiosa in termini di capitale e richiede un investimento costante e massiccio in attrezzature di perforazione, pompe, esplosivi, acqua, sabbia, fluido di fracking e trasporti. A differenza dei pozzi convenzionali di petrolio e gas, quelli “fratturati” hanno una vita estremamente breve, con la produzione di un dato pozzo che diminuisce di due cifre ogni anno. Ora che l’inflazione negli Stati Uniti si sta avvicinando al territorio a due cifre e il denaro sta diventando costoso anziché gratuito, il ritmo del fracking è rallentato. In breve, gli Stati Uniti dovranno presto affrontare una carenza piuttosto che un surplus di gas naturale e non saranno in grado di sostenere e tanto meno di espandere le loro esportazioni di GNL. A ciò si aggiunga il fatto che il fracking si finora concentrato nelle aree del bacino Permiano che sono di gran lunga le più favorevoli: al contrario di quanto è stato detto agli europei per prenderli in trappola non c’è motivo di aspettarsi che il fracking negli Stati Uniti possa espandersi di n uovo, nemmeno in caso di nuove ondate di soldi gratuiti.
Una cosa va comunque rilevata: con questi nuovi sviluppi ci si deve arrendere al fatto che non esiste più un punto di ritorno, Che la Pax americana, sia pure quella fasulla tanto propagandata è definitivamente finita
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