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La città di Donetsk è di nuovo sotto le bombe. Le forze armate ucraine hanno lanciato un massiccio bombardamento di aree residenziali della capitale della Repubblica Popolare di Donetsk, ha denunciato il sindaco della città, Alexei Kulemzin.
Secondo Kulemzin, l'attacco ha provocato almeno 6 morti e 6 feriti. Tra le aree colpite c'è il territorio di un mercato dove erano presenti dei civili.
L'esercito ucraino ha attaccato la città con artiglieria pesante di 155 millimetri. L’ufficio di rappresentanza della repubblica nel JCCC ha confermato che le truppe ucraine hanno sparato sette proiettili del calibro "NATO" di 155 millimetri nel distretto centrale di Voroshilovsky. Le autorità locali hanno segnalato un colpo caduto nell'area dell'amministrazione comunale.
Inoltre viene segnalato che nel bombardamento effettuato dalle forze armate ucraine contro la popolazione civile con le armi fornite dall’Occidente, è stato colpito un autobus passeggeri. Il video che mostra le conseguenze del bombardamento è stato pubblicato nel suo canale Telegram dal ministero dell'Informazione della DPR e dalla tv locale "Unione". Nel filmato, i servizi di soccorso lavorano su un autobus danneggiato, con almeno un corpo che giace al suo interno e un altro accanto all'autobus. Il video è intitolato "Conseguenze dei bombardamenti sul mercato coperto".
Questo ennesimo e crudele attacco alla popolazione civile di Donetsk è stato praticamente ignorato dai media occidentali, i quali cercano goffamente di occultare i crimini del regime di Kiev commessi mediante i copiosi armamenti forniti dall’Occidente.
A Donetsk è presente il giornalista freelance italiano Eliseo
Bertolasi che ci ha fornito la sua drammatica testimonianza
sull’accaduto: «Mi trovo a Donetsk anche questa mattina l'ennesimo bombardamento da parte delle formazioni militare ucraine sulla città.
Le
bombe hanno colpito un autobus e chioschi delle fioraie adiacenti al
mercato coperto. La zona è centralissima ed è anche molto frequentata.
Il bilancio delle vittime parla di almeno 5 morti qualcuno parla già di
sei, con due feriti, tutti civili. La scena che si presenta davanti agli
occhi è terrificante: i corpi delle vittime anneriti e dilaniati, le
pozze di sangue… Ancora più angoscioso vedere l’arrivo dei parenti delle
vittime… non ci sono parole per descrivere questo strazio. Abbracciano
disperati i loro cari che giacciono in terra scomposti in una pozza di
sangue…».
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