venerdì 23 settembre 2022

Friday For Future (Fff). Giovani nelle piazze contro l’infarto ecologico. Unione Popolare la più convincente sull’ambiente

Migliaia di studenti e giovani oggi sono scese nelle piazze di molte città italiane per il Friday For Future (Fff), la giornata di lotta internazionale nata per fermare il piano inclinato che sta portando il pianeta all’infarto ecologico.

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Nella giornata sull’emergenza ambientale globale c’è stato un interessante confronto diretto tra alcuni esponenti di Unione Popolare – che alcuni giorni fa aveva scritto una lettera aperta ai movimenti ambientalisti – ed esponenti di Friday for Future

 

Il programma e le posizioni dei candidati di Unione popolare risultano coerenti con le misure che devono essere adottate per contrastare la crisi climatica e sociale che in parte abbiamo riassunto nella nostra Agenda climatica”: con questo sigillo i giovani di Fridays for Future timbrano il diario nella pagina dell’incontro con Unione popolare” scrive oggi il Fatto Quotidiano che ha resocontato dell’incontro.

La lista guidata da Luigi de Magistris ha partecipato all’incontro con Domenico Finiguerra, 51 anni, ambientalista di lungo corso, al terzo mandato da sindaco di Cassinetta di Lugagnano e Giuliano Granato, portavoce di Potere al popolo. A interloquire per Fridays for Future Italia la portavoce nazionale del movimento Laura Vallaro, 20 anni, studentessa di Scienze forestali a Torino, e Giorgio De Girolamo, 20 anni, studente di Giurisprudenza a Pisa.

A Milano il corteo dei Fridays for Future si è fermato in piazza Velasca, davanti alla sede di Assolombarda, per ricordare le vittime Giuseppe Lenoci, Lorenzo Parelli, e Giuliano De Seta, l’ultimo morto il 16 settembre scorso in provincia di Venezia.

Hanno alzato cartelli rossi con scritte bianche: “Giuliano, Lorenzo, Giuseppe. Per ogni vittima. Contro il sistema colpevole“. Dopo un minuto di raccoglimento uno studente ha detto al megafono: “Sono stati uccisi dall’alternanza scuola lavoro e da Confindustria, che mettono a rischio nostre vite, il nostro pianeta e la nostra formazione: un sistema per cui i profitti sono più importanti delle nostre vite“.

 

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