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Brata raggiunge le vittime attraverso messaggi truffaldini che si spacciano per comunicazioni ufficiali della banca.
Un malware che prosciuga il conto bancario è già abbastanza brutto, ma gli autori di Brata - un malware per Android in circolazione dal 2019 - di recente hanno deciso di aggiungere al danno la beffa: ora esso, dopo aver compiuto il proprio lavoro, riporta lo smartphone alle impostazioni di fabbrica.
Brata, che al momento della sua apparizione colpiva di preferenza gli utenti di banche brasiliane, ha nel tempo ampliato il proprio raggio d'azione tanto che oggi agisce anche in Italia: la sua diffusione attraverso vari canali contemporaneamente - Google Play, marketplace di terze parti, messaggi via WhatsApp o SMS, notifiche da siti web compromessi - ha fatto sì che arrivasse in quasi tutto il mondo.
L'ultima versione, individuata da Cleafy Labs, non incorpora soltanto un kill switch che, effettuando un reset completo dello smartphone, cancella ogni traccia del malware stesso, ma dispone anche di ulteriori caratteristiche che prima non c'erano.
Brata ora infatti ha anche un sistema di tracciamento GPS, migliori sistemi di comunicazione con i server che lo controllano, ed è in grado di sorvegliare costantemente le app bancarie della propria vittima, oltre a funzionare a pennello con le banche europee, statunitensi, e dell'America latina.
Per lo più, la versione attuale sembra aver abbandonato le modalità di diffusione che potevano attirare troppo l'attenzione, come le app infette in Google Play, e preferisce affidarsi a messaggi truffaldini che si spacciano per comunicazioni bancarie ufficiali.
Ciò comporta che gli utenti debbano sempre tenere alta la guardia: prima di fidarsi ciecamente di un messaggio apparentemente proveniente da fonti sicure è bene sincerarsi che, in realtà, non nasconda una truffa ben fatta. Evitare questo passaggio rischia di poter costare molto caro, anche in termini prettamente economici
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