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Il ministro della cultura del governo francese, Roselyne Bachelot, è stata ricoverata in ospedale per problemi respiratori. Era risultata positiva al virus, nonostante avesse fatto pochi giorni prima il vaccino Covid.
La ministra aveva infatti ricevuto la prima dose il 17 marzo. Il 20
marzo ha rivelato su twitter di essere positiva al virus. Il 24 sera il
ricovero d’urgenza.
Il suo medico personale ha comunicato che “le condizioni sono stabili” e
che la donna, 74enne, necessita di “una maggiore sorveglianza in
ospedale”.
De Masi positivo nonostante due dosi di vaccino
Quello della ministra francese non è l’unico caso di positività al virus Sars Cov2 dopo la somministrazione del vaccino.
In Italia fa discutere quanto accaduto al professore Domenico De Masi,
risultato positivo nonostante avesse già ricevuto le due dosi. Tale
circostanza non avrebbe dovuto verificarsi, se è vero che alla seconda
dose un soggetto dovrebbe ricevere l’immunità.
Il professor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario
dell’Istituto ortopedico “Galeazzi” di Milano, ospite della trasmissione
Stasera Italia Speciale di Rete 4, si è affrettato nel commentare che
il professor De Masi potrebbe essere un falso positivo.
L’inattendibilità dei tamponi e l’inefficacia dei vaccini?
Certo, lo sappiamo, i tamponi danno spesso falsi risultati, tanto è vero che è discutibile la loro attendibilità
ed è in corso al Tar Lazio una causa proprio su tale punto. Il sistema,
come sostenuto da diversi studiosi intervenuti anche su Byoblu, sarebbe
pensato per gonfiare il numero dei positivi. L’Istituto superiore di
sanità di Francoforte ha dichiarato che qualsiasi test PcR che utilizzi
più di 25 cicli è nullo e non dovrebbe essere considerato. “In
Italia, invece, alcuni laboratori fanno oltre 32 cicli di PcR e in
taluni casi anche 50. Con questi cicli il risultato non dovrebbe avere
alcun valore scientifico e il tampone dovrebbe considerarsi negativo”, ha dichiarato più volte su Byoblu Stefano Scoglio, ricercatore scientifico del Centro nutriterapico di Urbino.
Fabrizio Pregliasco ha aggiunto che la positività al virus del professor
De Masi potrebbe essere un caso sfortunato. Secondo il medico ogni
vaccino avrebbe una determinata quota percentuale di non capacità di
protezione.
Alla luce di queste considerazioni, se un vaccinato, anche con doppia dose, può comunque infettarsi, infettare gli altri e addirittura necessitare di ricovero ospedaliero, come è successo alla ministra francese, qual è il senso logico-razionale e scientifico di introdurre un passaporto vaccinale?
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