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di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi
I 400 a 500 morti Covid al giorno che tutti pensano siano dei morti in più del normale, sono fasulli. Sono usciti i dati settimanali di mortalità totale (per tutte le cause) rilevati dall’Osservatorio Europeo e l’indice per l’Italia è il più basso mai registrato in questo periodo dell’anno, anche rispetto agli anni come il 2019 o 2018, quindi anni pre- Covid.
In altre parole, il numero di morti totali, per tutte le cause e non solo per Covid, è ritornato nella media (anzi leggermente più basso del normale per questo periodo dell’anno). Si muore nel complesso di meno da almeno due mesi. Non c’è più nessuna emergenza.
Una panoramica tra Osservatorio europeo e Istat
Entriamo nel merito dei dati. L’Osservatorio Europeo fornisce il totale dei decessi settimanali per l’intera Europa, mentre per i singoli paesi fornisce una stima, indicando una deviazione statistica dalla media storica.
Per l’Italia Istat ha fornito all’Osservatorio europeo il numero totale di morti solo fino al 31 gennaio. I decessi totali del mese di gennaio 2021 sono 70,538, contro una media degli anni 2015-2019 di 68,324. Si tratta dunque di circa 2 mila decessi in più. I morti Covid di gennaio del Bollettino giornaliero sono però riportati come 12,527. Se si sottrae questo numero dai morti totali si ottiene 58,011 morti “non Covid”.
Dato che i morti totali del periodo precedente al Covid nella media indicata erano 68,324 se ne deve implicitamente concludere che ci sarebbe stato un calo di circa 10mila morti per altre patologie rispetto alla media degli anni 2015-2019.
C’è qualcosa che non va nei dati
Riassumiamo. Nel mese di gennaio c’è stato un aumento di mortalità totale di circa 2mila decessi rispetto agli anni “pre-Covid”, ma dato che i “morti Covid” del Bollettino giornaliero sono indicati a 12mila ci sarebbe stato un calo di circa 10mila morti per tumori, cuore e ogni altra patologia. Insomma, si muore tanto di Covid e molto poco di altre malattie. È realistico?
Arriviamo ora al mese di marzo, per il quale Istat non fornisce i morti totali, ma solo quelli Covid stimati a oltre 12mila (una media di circa 400 al giorno).
L’Osservatorio Europeo per l’Italia calcola l’indice di mortalità a -0,4, sotto la media e per questo periodo dell’anno non è mai successo che scendesse sotto lo 0.
Si vede qui sopra una linea rossa che è il valore atteso medio della mortalità sulla base dei dati degli ultimi anni e poi l’andamento settimanale di ogni anno in blu.
Da sottolineare: il valore medio della mortalità tipica della settimana è calcolato non solo sulla base del 2020 che è stato un anno ovviamente anomalo in marzo, ma sulla base degli ultimi anni che vengono estrapolati, come risulta dal grafico riportato.
In altre parole – lo ripetiamo – il confronto non è tra il 2021 e il 2020, ma tra il 2021 e un estrapolazione statistica della mortalità tipica di marzo in Italia basata su tutti gli anni passati e il loro trend medio.
I dati sulla mortalità in linea con la media degli anni passati
Il dato italiano dell’indice di mortalità risulta oggi nella media stagionale tipica del mese di marzo, anzi un po’ sotto, a differenza ad esempio di novembre e dicembre e di marzo e aprile 2020.
Di conseguenza è impossibile che ci siano 400 morti Covid al giorno, che sarebbero almeno 12mila morti Covid in un mese. Se fosse vero, allora per motivi misteriosi i morti di cuore, tumori e altre patologie sarebbero calati di circa 10mila in gennaio e di un numero proporzionalmente anche maggiore nel mese di marzo.
Le autorità stanno giocando con i dati. Se si vuole insistere a riportare 400 morti a causa della Covid- 19 al giorno, bisognerebbe allora spiegare perché ci siano 400 morti in meno per cuore, tumori, infezioni e così via. I dati dei morti Covid sono evidentemente gonfiati.
Come fanno a gonfiarli? Tanti scienziati – non quelli pagati per andare in televisione – hanno fatto notare che i tamponi sono tarati per rilevare anche tracce di altri virus o virus morti e non indicano affatto una persona malata e nemmeno contagiosa.
I tamponi facilitano gli errori nel conteggio?
In Italia sono tarati a 40 cicli e sopra 30 cicli i tamponi non sono affidabili, ma si fa finta di niente e si continua così, per avere questa alta mortalità Covid.
Bisogna avere il coraggio di dirlo. I dati dei 400 morti Covid al giorno sono falsi. Se il totale dei morti è lo stesso della media degli altri anni da già due mesi, non ci possono essere migliaia di morti Covid in eccesso rispetto ai decessi per altre cause.
Si gioca su questi tamponi per creare la falsa immagine di una epidemia sempre più pericolosa, quando ormai è evidente che il virus è diventato endemico e l’OMS aspetta solo la realizzazione della campagna vaccinale in Europa – che purtroppo a causa della guerra commerciale sui vaccini prosegue con lentezza – per dichiarare la fine della pandemia.
I problemi in Italia dovuti alla gestione e non alla pericolosità del virus
Nel mondo il virus in media ha causato un decesso ogni 3 mila persone all’anno. Nei paesi occidentali in media un decesso ogni 1,000 persone all’anno. E in media si tratta di ottantenni e in maggioranza malati, persone con uno o due anni di aspettativa di vita (in media). Queste sono le medie.
Si tratta quindi di un fenomeno statisticamente e socialmente poco rilevante, tanto è vero che 4 miliardi di persone in Asia vivono normalmente e in America stanno riaprendo tutto. È evidente che se in Italia i morti sono stati di più si tratta soprattutto di un problema riguardante politiche sanitarie adottate che sono state inadeguate.
Prima o poi, per i morti di Bergamo con le cremazioni forzate per evitare le autopsie dei cadaveri e nascondere quello che è successo, qualcuno dovrà pagare. Speriamo che qualche magistrato non si faccia intimorire. Come che sia adesso però i morti totali sono nella norma, non ci sono morti in più.
I dati dei morti Covid attuali sono quindi falsi. Non si può continuare con questa finzione di classificare chiunque venga rilevato da un tampone positivo come morto Covid. Altrimenti bisogna togliere dalle statistiche altrettanti morti di cuore o tumore o insufficienza renale e così via.
Quanto andrà avanti questa narrazione?
Se il governo pubblicasse tutti i giorni i numeri dei decessi non solo per Covid ma anche per altre malattie tutti se ne accorgerebbero. Invece si continua con la tragica farsa di fingere che ci sia una emergenza di morti in più quando invece gli stessi dati ufficiali, ottenibili non dal Ministero, ma dall’Osservatorio Europeo, lo smentiscono.
Stiamo distruggendo la vita dei giovani, degli adulti che lavorano in tanti settori chiusi, stiamo creando depressione e disoccupazione e disuguaglianze sociali terribili, stiamo facendo crollare la natalità di altre 50 mila nascite, tutto sulla base di dati artefatti.
Non è molto chiaro perché lo facciamo. Il precedente governo era
costruito sull’emergenza sanitaria, facendo molti morti e distruggendo
la nostra economia,
questo nuovo governo ha ancora bisogno di questa narrazione?
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