Il 22 giugno a Roma un corteo percorrerà la
città, animato dai movimenti per il diritto all’abitare, realtà sociali,
sindacati di base, studenti e associazioni cittadine romane, contro gli
sgomberi degli spazi sociali occupati e le politiche razziste e di
esclusione sociale.
Molti spazi occupati si fanno carico da anni delle emergenze sociali delle quali le istituzioni hanno da tempo smesso di occuparsi e sono luoghi di inclusione e di libertà di espressione artistica e culturale. Sono spazi dove vivono e si ritrovano i movimenti attivi sul territorio, i collettivi, le persone che praticano ogni giorno una Roma aperta e solidale.
Molti spazi occupati si fanno carico da anni delle emergenze sociali delle quali le istituzioni hanno da tempo smesso di occuparsi e sono luoghi di inclusione e di libertà di espressione artistica e culturale. Sono spazi dove vivono e si ritrovano i movimenti attivi sul territorio, i collettivi, le persone che praticano ogni giorno una Roma aperta e solidale.
Sempre più spesso si assiste alla criminalizzazione di spazi di cultura e diffusione dell’antifascismo, così come della solidarietà e del dissenso, mentre sono quotidianamente aperti nuovi campi di agibilità politica ad organizzazioni che si dichiarano fasciste. Sentiamo perciò l’esigenza che il mondo accademico faccia sentire la propria voce, insieme a chi ha dato vita ad esperienze politiche, sociali e culturali negli immobili abbandonati. Riteniamo che sia compito del mondo universitario e della cultura, con la libertà che li caratterizza, prendere posizione in difesa della libertà del confronto politico e culturale e dei diritti di tutti che viene praticato quotidianamente nei centri sociali occupati.
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