giovedì 27 giugno 2019

Agricoltura & Salute. Rosso pesticidi.

Rosso è il colore dell’allarme: allarme pesticidi. Ma qual è la questione?

RossoI pesticidi – anche detti fitofarmaci - fanno male alle pesti (funghi, batteri, insetti) ma fanno male anche a noi che ce li mangiamo. Riconoscendone giustamente la pericolosità la legge impone il limite massimo con cui ciascun fitofarmaco possa rimanere, come residuo, su un alimento. Quello che però non fa è regolare la quantità complessiva che ne assorbiamo con il cibo.

Non solo la dose quotidiana varierà a seconda del tipo di alimentazione, ma su uno stesso alimento possono esserci residui di pesticidi diversi: ognuno sotto la soglia limite imposta dalla legge, ma che, aggiungendosi l’uno all’altro, consentono una grande abbuffata di pericolosa chimica di sintesi.
L’agricoltore che nel rispetto delle normative (a dispetto tuttavia della sua e nostra salute) voglia superare il limite imposto su ciascun fitofarmaco, dovrà avere solo l’accortezza di cambiare il principio attivo nei diversi trattamenti fitosanitari.

Una recente ricerca condotta dalla rivista “il Salvagente” ha trovato che su uno stesso pomodoro ci possono essere fino a 16 pesticidi diversi, ognuno entro il limite prescritto: non serve essere chimici per intuire che anche una piccola dose moltiplicata per 16 volte si trasforma in un’overdose.
Un’overdose che, come molti studi dimostrano, interferisce con lo sviluppo e il funzionamento del nostro organismo (d’altronde la natura usa per organismi grandi e piccoli processi chimici assai simili) con conseguenze non certo salutari. Non è un caso che recentemente la trasmissione RAI “Presa diretta” abbia dedicato un’intera trasmissione all’effetto di queste sostanze - anche dette interferenti endocrini - sul nostro sviluppo celebrale. Inutile dire che ancora una volta a pagarne le conseguenze peggiori sono i nostri figli.
Esiste in Italia un piano di azione nazionale che fissa regole per l’uso dei fitofarmaci, il cosiddetto Pan Pesticidi, scaduto il 12 febbraio scorso. Molte associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica chiedono che il nuovo Piano garantisca regole precise per la tutela della nostra salute e quella degli ecosistemi a cui è legato il nostro futuro. Abbiamo oggi la possibilità di difenderci dai pesticidi. Cerchiamo di giocarcela bene.

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