“Oggi comincia la terza Repubblica, ve l’avevo detto, l’avevo promesso” ha commentato il capo politico del M5s Luigi Di Maio. “Ovviamente il presidente decide ma se è stato convocato….”, ha aggiunto. Stamani Di Maio e Salvini si sono visti un’altra volta, un faccia a faccia durato circa un’ora.
F. Q.
CRONACA ORA PER ORA
13.12 – Grillo sul blog: “Sono con Di Maio, resistiamo a calunnie”
“Luigi hai tutto il mio appoggio, dobbiamo soltanto resistere a questo ulteriore rilancio di calunnie, è soltanto la paura di chi non si è mai voluto giocare qualcosa in cui credesse veramente nella vita, di gente che crede di essere coperta da un vaccino per le sconfitte; niente di più”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.
Nel corso della mattinata il leader del M5S Luigi Di Maio e della Lega Matteo Salvini, su espressa domanda della Presidenza della Repubblica, hanno confermato la proposta di conferimento dell’incarico per la formazione del governo al professor Giuseppe Conte. E’ quanto filtra da ambienti del Quirinale.
12.59 – Mattarella convoca Conte alle 17,30
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato Giuseppe Conte al Quirinale per le ore 17.30.
12.57 – Moscovici: “Sfide Italia note, le risposte devono essere credibili”
“La situazione in Italia vede sfide ben note che aspettano risposta”, in particolare risolvere la questione del “debito è importante per l’avvenire dell’Italia e dei cittadini italiani, e questo necessita di risposte credibili” a cui “come amici e innamorati dell’Italia dobbiamo prestare attenzione”. Così il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici nel presentare le raccomandazioni Paese per Paese all’Italia.
12.55 – Moscovici: “Rispettare tempi democrazia Italia”
“L’esperienza che abbiamo, trattandosi dell’Italia come degli altri Paesi, è che dobbiamo rispettare la legittimità e i tempi democratici, dobbiamo aspettare la fine” del processo di formazione del nuovo governo e quindi “la Commissione non può e non deve pronunciarsi su annunci ma deve basarsi sull’attività legislativa” del futuro esecutivo. Così il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici sulla situazione in Italia.
12.52 – Giro (Fi): “Di Battista dà lezioni di educazione civica a Mattarella”
“Dopo la grottesca vicenda del CV farlocco di Conte, oggi Di Battista bacchetta il presidente Mattarella e impartisce lezioni di educazione civica. Siamo a scherzi a parte, una telenovela infinita”. Lo dichiara, in una nota, Francesco Giro senatore e membro ufficio di presidenza di Forza Italia.
12.48 – Sibilia (M5s): “Fango su Conte solo un assaggio di ciò che ci aspetta”
“Il fango su Conte e le critiche preventive dei tecnocrati d’Europa sono solo assaggio di ciò che ci aspetta. Per questo sono fiducioso che siamo sulla strada giusta. E’ chiaro che certi organi non si fanno guidare dai fatti ma dal pregiudizio. Autoledono la propria credibilità”. Lo scrive in un tweet Carlo Sibilia, deputato M5S e componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio.
12.48 – Ceccanti (Pd): “M5s si dissoci da approccio intimidatorio di Di Battista”
“E’ comprensibile che sulla base delle sue affinità culturali l’esponente dei 5 Stelle Di Battista si agiti contro il Quirinale proponendo una forma ammodernata di marcia su Roma attraverso la mobilitazione del web per intimorire la Presidenza della Repubblica in vista della formazione del Governo. Ma sarebbe doveroso che gli altri esponenti della presunta maggioranza si dissociassero da questo approccio eversivo e intimidatorio”. Lo scrive sul suo sito il costituzionalista e deputato Pd Stefano Ceccanti.
12.43 – Abete (Bnl): “Reddito di cittadinanza scelta legittima”
“Se uno, invece di ridurre l’aumento dell’Iva, vuole fare il reddito di cittadinanza è una scelta legittima: io non faccio parte di quelli ideologicamente contrari, anche se non farei quella scelta, purché sia all’interno di un quadro di sostenibilità economica”. Lo dichiara il presidente di Bnl, Luigi Abete, a margine dell’assemblea di Confindustria. “Altrimenti – aggiunge – il danno in termini di costi dell’instabilità lo pagano tutti i cittadini e le imprese”.
12.41 – Anzaldi (Pd): “Gravissime le minacce di Di Battista a Mattarella”
“Di Battista, un ex parlamentare senza alcun incarico formale nel Movimento 5 stelle, arriva addirittura a minacciare il presidente della Repubblica? Si tratta di un’intimidazione gravissima e senza precedenti, ai limiti della legalità, da cui il suo partito e Di Maio farebbero bene a prendere immediatamente le distanze, invece di lanciare anche loro diktat incostituzionali al Colle”. Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.
12.40 – Salvini: “Io vicepremier? Non c’è il premier, figuriamoci il vice”
E’ prevista anche la figura di vicepremier per Salvini e Di Maio? “Non c’è il premier, figuriamoci il vicepremier…”, taglia corto Matteo Salvini parlando a Montecitorio della futura squadra di governo giallo-verde.
12.35 – Messina (Intesa): “Chi parla di uscire dall’euro, a rischio risparmi famiglie”
“Chi parla di uscire dall’euro e di aumentare il debito, mette a rischio il risparmio delle famiglie italiane”. Lo ha detto Carlo Messina, ceo di Intesa San Paolo, uscendo dall’assemblea di Confindustria.
12.25 – De Benedetti: “Il governo non nascerà, Salvini non lo vuole”
“Sono convinto che il governo non nascerà, perché Salvini secondo me non vuole fare questo governo”. Lo afferma Carlo De Benedetti al termine dell’assemblea di Confindustria. Quanto alla proposta del reddito di cittadinanza, “lasciamo perdere”, dice l’imprenditore.
12.18 – Castelli: “M5s non ha paura di andare al voto”
“Se si tornasse alle urne? Il Movimento 5 Stelle non ha paura di andare al voto. Forse sono altri ad avere paura perché temono di non essere rieletti. Il M5s, così come la Lega, non ha problemi da questo punto di vista. E’ ovvio che il mandato del 4 marzo va portato a termine. Per questo ci siamo incamminati in una strada nuova, con uno strumento mai utilizzato in Italia”. Così Laura Castelli (M5S), poco fa ai microfoni di Gerardo Greco a Gioco a Premier (Rai Radio1). “Conte non è un nome debole, anzi. E’ un nome che nasce da una volontà politica netta di due forze politiche che, anche se differenti su alcuni aspetti, si siedono e vogliono rappresentare la democrazia”.
12.15 – Di Stefano (M5s): “Mai ultimatum a Mattarella, ma il nome è Conte”
“Non darei mai un ultimatum a Mattarella, però è anche chiaro che dopo che sono passati 70 giorni dal voto, e dopo aver raggiunto l’accordo sul contratto di governo, una volta che c’è l’intesa su quel nome, deve essere quel nome”, ovvero quello di Giuseppe Conte. Lo afferma il deputato M5S Manlio Di Stefano, lasciando Montecitorio.
12.12 – Aperitivo Salvini-Maroni
Aperitivo in un bar del centro a Roma tra il leader della Lega, Matteo Salvini e l’ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
12.02 – Di Battista: “Una maggioranza c’è, Mattarella non tema il governo”
“Il presidente Mattarella per giorni ha insistito sull’urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ebbene, finalmente, una maggioranza si è formata” per “un governo capace di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza. Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno, ma non dovrebbe intimorire chi ha l’onore di rappresentare l’unità nazionale”. Lo afferma in un post su facebook Alessandro Di Battista, ex deputato del M5s.
11.41 – Fico: “Conte uomo giusto? Grazie e arrivederci”
“Conte l’uomo giusto come premier? Grazie e arrivederci”, così ha risposto ai cronisti il presidente della Camera, Roberto Fico, a margine delle commemorazioni della strage di Capaci alla aula bunker dell’Ucciardone a Palermo. Lo riporta il giornale online livesicilia.it.
11.41 – Boccia (Confindustria): “Non chiare le risorse per le promesse elettorali”
“Non è affatto chiaro dove si recuperano le risorse per realizzare i tanti obiettivi e promesse elettorali”. Lo dice il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, parlando all’assemblea annuale.
11.38 – Calenda: “Disfare è questione di un attimo”
“I problemi e le ferite dell’Italia non si sono chiusi. Rimettersi su un percorso di crescita e sviluppo si è rivelato un lavoro lungo e difficile. Disfare è questione di un attimo”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, all’assemblea di Confindustria. “Il periodo che abbiamo davanti – ha aggiunto – metterà alla prova la nostra tenuta. E chiamerà in causa la capacità delle forse della società civile e della rappresentanza di fare muro, contro populismi distruttivi che sono molto diffusi nel Paese”.
11.33 – Minniti: “Raccomando che facciano in fretta”
“Senza mettere nessuna fretta raccomando che facciano in fretta: il ministro dell’Interno sa che al ministero dell’Interno non ci sono affari correnti, purtroppo non c’è ordinaria amministrazione. Non so se questo è il mio ultimo intervento pubblico, me lo auguro, lo considererei uno straordinario onore, un piccolo segno del destino”. Così il ministro dell’Interno Marco Minniti dall’Aula Bunker di Palermo.
11.15 – Toninelli: “O Conte o il voto”
“Per me non ci sono alternative: o Conte o il voto”. Così Danilo Toninelli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Senato, a 24Mattino su Radio 24. “Questa evenienza del ‘se non venisse dato l’incaricò non esiste”, dice ancora Toninelli in merito all’ipotesi di una decisione diversa da parte del presidente Mattarella. “E per me – sottolinea – non è commentabile”. Conte insomma rimane l’unico nome del Movimento: “Al cento per cento”, risponde il senatore pentastellato. “Il professor Giuseppe Conte – spiega – oltre a essere un docente ordinario di diritto privato è una persona che io conosco, che il Movimento Cinque Stelle conosce. Non lo abbiamo tirato fuori dal cilindro 48 ore prima come venne fatto con Monti. Non è un tecnico, è un esperto che ha messo la faccia senza chiedere niente”
11.07 – Delrio: “Mi preoccupa più il programma che il cv di Conte”
“Sono più preoccupato del programma che del curriculum di Conte”. Così Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e Trasporti dimissionario e capogruppo dem alla Camera, entrando all’assemblea di Confindustria.
10.50 – Martina: “L’Italia non merita questa approssimazione”
“Mi sembra una situazione molto fragile, l’Italia non merita questa incertezza e questa approssimazione. Quello che c’è nel contratto è un incubo”. Lo dice il segretario del Pd Maurizio Martina, arrivando all’assemblea di Confindustria.
10.49 – Boccia (Confindustria): “Politica sbaglia se vuole indebolire economia”
“Cambiare senza distruggere”, avverte il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia, che all’assemblea annuale chiede di puntare sulla questione industriale “vera questione nazionale”, lavoro, Europa, e di non fare passi indietro su riforme e infrastrutture. “Non ci può essere una politica forte senza economia forte” anzi “se la politica pensa di essere forte creando le condizioni per indebolire l’economia lavora contro se stessa”. Non può passare l’idea che “ad ogni cambio di maggioranza politica si torna indietro su scelte strategiche”.
10.41 – Dadone (M5s): “Mattarella riflette? La pazienza è al limite”
“Mattarella che riflette dopo aver dato l’ok a ministri come Fedeli o Lorenzin e i rappresentanti Ue che minacciano gli italiani stanno diventando il più grande volano all’antipolitica. La pazienza è al limite, non giocate con la sofferenza delle persone, non ne avete il diritto!”. Lo scrive su twitter Fabiana Dadone del M5S.
10.10 – Financial Times: “Nuovi governanti potrebbero far vacillare l’euro”
“I nuovi governanti dell’Italia potrebbero far vacillare l’euro” in quanto “se il Paese dovesse schiantarsi fuori dalla moneta unica e fallire, i danni sarebbero enormi”. E’ quanto scrive il Financial Times in un’opinione del capo economista Martin Wolf. “L’Italia non è la Grecia, ma non tutte le differenze sono incoraggianti”, in quanto la sua economia è “10 volte più grande”, il suo debito pubblico è “7 volte più grande, il maggiore dell’eurozona e il quarto al mondo”, e questo fa dell’Italia un Paese “troppo grande per fallire e troppo grande da salvare”. Quindi “la domanda è se il nuovo governo farà scattare una tale crisi e, se sì, cosa succederebbe dopo”.
9.57 – Fontana: “Senza Conte problema molto serio”
“Il nome resterà questo. Se dovesse cambiare si dovrebbe rivedere un po’ tutto l’equilibrio della squadra di governo e il problema sarebbe molto serio. La Lega ha dovuto rinunciare a molto. Si è stabilito un nome in comune che non poteva essere quello dei due leader. Salvini, per tentare di dare un governo al paese ha rinunciato a fare il leader della coalizione di centrodestra con la quale ha preso più voti rispetto a M5s Siamo partiti da una situazione molto diversa”. Così Lorenzo Fontana, vicepresidente della Camera e vicesegretario della Lega parlando di Giuseppe Conte a Radio anch’io.
9.47 – Bernini: “Stallo è più grave del cv di Conte”
“Abbiamo gli stessi problemi che non si risolvono dopo il voto del 4 marzo e questo dato è ben più importante del curriculum di Conte. Noi abbiamo detto a Salvini, andate e provateci ma siamo ancora nello stallo”. Lo ha dichiarato Anna Maria Bernini, intervenendo a Mattino Cinque su Canale 5.
9.05 – Toninelli: “Conte oggi avrà l’incarico”
“Il prof Giuseppe Conte rimane il nostro candidato e della Lega”. Danilo Toninelli, capogruppo del M5s al Senato, ai microfoni di ‘6 su Radio 1’ fuga ogni possibile ripensamento sulla designazione del candidato premier, dopo le notizie su presunte irregolarità nel suo curriculum. L’esponente pentastellato ricorda che Conte “ha alle spalle circa 17 milioni di voti, che sono i cittadini italiani che ci hanno votato il 4 marzo, e non sarà certo per una stupidaggine inventata relativa al suo curriculum a cambiare le cose”. “Il Professor Conte – aggiunge – è una brava persona, competente, seria, e penso che sarà un ottimo Presidente del Consiglio di tutti gli italiani”. Sulla possibilità che il presidente della Repubblica possa prendere ulteriore tempo Toninelli precisa: “Mattarella ha incontrato ieri la seconda e la terza carica dello Stato per completare il suo percorso istituzionale. Sono convinto che oggi verrà dato l’incarico e finalmente tra pochi giorni potrà partire questo governo che sarà un governo politico”.
8.58 – Carelli: “Con Savona all’Economia l’Italia resta nell’euro”
Con Paolo Savona al dicastero dell’Economia, il Governo per il cambiamento potrebbe predisporre un piano per uscire dall’euro? “Lo escludo”. Lo ha detto Emilio Carelli (M5s), ospite stamane ad Agorà su Rai Tre. “Se le cose vanno come abbiamo previsto – ha spiegato -, non c’è nessuna necessità”.
8.56 – Carelli: “Non escludo salti Conte”
Esclude che Conte possa saltare? “Non escludo questo, perché non sappiamo cosa succederà oggi”. Lo ha detto Emilio Carelli (M5s), ospite stamattina di Agorà Rai tre.
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