Il Parco ha organizzato un
convegno sostenendo che i lupi possono essere una soluzione
all'emergenza cinghiali e un richiamo turistico, e subito l'associazione
è insorta.
“Abbiamo appreso con un certo stupore del convegno “Il Ritorno del lupo”, organizzato oggi dal Parco", sostiene in una nota l'organizzazione agricola. Ancora: "Riteniamo utile il dibattito sulla convivenza tra attività umane e specie animali, ma auspichiamo che possa essere affrontato anche il tema della salvaguardia delle aziende agricole che svolgono un ruolo determinante per la conservazione degli ambienti naturali e devono convivere con stringenti vincoli burocratici e i danni da fauna selvatica, vertenza che va avanti da anni. Inoltre desta perplessità che il ritorno del lupo nel territorio di Bracciano venga presentato sul sito del Parco non solo come “soluzione ecologica e naturale al problema cinghiali”, ma anche come “un fattore di incremento turistico, attirando la presenza di visitatori che sperano in un fugace, raro avvistamento”.
Introdurre una specie che può provocare ulteriori, gravi danni alle numerose imprese agricole presenti sul territorio - concludono - non ci sembra la soluzione ottimale per contenerne un’altra, da tempo in espansione incontrollata, come più volte denunciato dalla Coldiretti. Non riteniamo, infine, che la presenza di lupi possa rappresentare un richiamo turistico, sicuramente non lo è per le aziende agricole, alle prese con lo sviluppo fuori controllo della fauna selvatica”.
Una scelta fatta dopo che il personale del Parco ha compiuto un attento monitoraggio sui lupi tornati nella zona da oltre dieci anni e man mano cresciuti di numero. Si tratta di lupi appenninici, segnalati anche nei parchi di Veio, dei Castelli Romani, a Castel di Guido, nella riserva statale del Litorale, sui Monti della Tolfa, sui Lepini, gli Aurunci e in diverse zone della provincia di Frosinone e dell'alto Lazio. Recentemente aveva poi suscitato grande commozione la notizia dell'uccisione di uno dei cuccioli di lupo nati nella riserva romana di Castel di Guido, probabilmente investito da un'auto. L'animale, disabile dalla nascita, aveva circa un anno e faceva parte di una cucciolata più grande. Non aveva l'uso delle zampe posteriori e le telecamere nascoste nel parco lo avevano ripreso spesso mentre arrancava dietro il branco, accudito da fratelli e sorelle.
I lupi presenti nel Parco di Bracciano-Martignano sono giunti li spontaneamente dai territori limitrofi dei Monti della Tolfa. Ora però dovranno fare i conti con i timori degli imprenditori agricoli.
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