Diego Fusaro Filosofo
Ora ci sarà il “governo tecnico”, ossia il colpo di Stato finanziario.
Di modo che si abbia ciò che – l’abbiamo capito – corrisponde ai
desiderata dei signori del mondialismo, ai mercati apolidi e agli
euroinomani dominanti: un governo euroatlantista, docile e arrendevole
ai voleri dei Mercati, libero da ogni connessione reale con la
dimensione nazionale-popolare delle masse precarizzate degli sconfitti
del mondialismo. Tutelare l’Unione Europea e garantire i mercati – così ha spiegato Mattarella – sono le priorità:
in una parola, difendere l’interesse dei dominanti, l’interesse della
speculazione finanziaria e dei signori del capitale, contro l’interesse
nazionale dei lavoratori e del popolo.
Mattarella pone il veto su Savona, reo di non essere un euroinomane impenitente.
Chiaro come il sole: l’Unione Europea viene prima dell’Italia,
l’interesse globalista viene prima dell’interesse nazionale, i mercati
vengono prima degli esseri umani. Era chiaro da tempo. Il governo
giallo-verde, espressione della volontà nazionale-popolare, non poteva
essere accettato. Doveva essere di necessità abbattuto, in un modo o
nell’altro. Ed è quel che hanno fatto or ora.
Siamo nel pieno di una dittatura turbocapitalistica dei mercati speculativi, che scavalcano la volontà dei popoli e le pur perfettibili democrazie. 27.5.2018: la data di un nuovo colpo di Stato, voluto dai Mercati.
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