Carlo Messina al
Corriere: "580 miliardi sono in mano a investitori internazionali.
Servono figure autorevoli nelle posizioni chiave".
hp.it Corriere della Sera
"Un Paese affidabile con un'economia
forte ha le stesse prospettive di Germania, Francia e Spagna". Così l'ad
di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, i
n un'intervista al Corriere della Sera,
che invita a non sottovalutare il "problema Italia". E avverte:
"Attenzione a non perdere la fiducia di chi sottoscrive il debito
italiano". Spiega Messina:
"Dei 2.300 miliardi del nostro debito pubblico 580 miliardi sono in
mano a investitori internazionali, dai fondi dello stato norvegese a
quelli privati degli americani. La Borsa vede un capitale investito
anche dall'estero di altri 6-700 miliardi. Sono tutte persone e società
che hanno investito e quindi creduto nel nostro Paese.Fondano la loro
fiducia sul fatto che l'Italia voglia continuare a crescere,
svilupparsi, battere la disoccupazione, ridurre le diseguaglianze...". (SIC! ndr C.R@P)
Continua l'ad di Intesa Sanpaolo:
"Soltanto quest'anno, ci sono ancora 93 miliardi di euro di titoli a
breve termine da collocare, oltre a 88 miliardi di titoli a medio e
lungo termine. L'anno prossimo ci sono scadenze per un totale di 340
miliardi. Sono risorse fondamentali. Servono appunto a pagare pensioni,
sanità, stipendi. E riusciamo a farlo grazie a una completa
interconnessione con i mercati finanziari mondiali, per questo
preservare la fiducia guadagnata significa tutelare la nostra economia
reale, la ricchezza delle nostre famiglie e delle imprese italiane".
Sottolinea ancora Messina:
"Il nostro Paese deve darsi l'obiettivo di avere figure autorevoli
nelle posizioni chiave a livello europeo ed internazionale per essere
adeguatamente rappresentato nelle sedi decisionali. Penso al grande tema
dei migranti rispetto al quale il nostro Paese ha raggiunto risultati
importanti ma sia ben chiaro che è un problema dell'Europa tutta".
Nessun commento:
Posta un commento