lunedì 28 dicembre 2015

Cile, università gratuita per i poveri.

Un passo avanti verso la riforma educativa.


il manifesto Geraldina Colotti
Dopo l’approvazione di Camera e Senato, la presidente del Cile, Michelle Bachelet, ha firmato la legge che stabilisce la gratuità del sistema educativo a partire dal 2016. Le università pubbliche saranno gratuite. Un provvedimento che interessa 178.000 universitari fra i più poveri, ma che — nelle intenzioni di Bachelet — potrà interessare tutti gli altri studenti entro il 2020.
Una riforma che non soddisfa i movimenti studenteschi, che spingono per veder realizzate riforme di sostanza, ma che rappresenta un passo avanti. Gli istituti professionali e i centri di formazione tecnica non sono interessati dal provvedimento per il 2016, ma il governo ha stabilito che per loro verranno erogate 140.000 borse di studio (dai 1.000 ai 1200 dollari). Questi istituti dovrebbero entrare a far parte del sistema di gratuità in modo progressivo in un lasso di tre anni. La legge fa parte della riforma educativa promessa in campagna elettorale da Bachelet ai movimenti popolari.
Un passo avanti verso l’abolizione del sistema educativo ereditato dalla dittatura di Augusto Pinochet (1973–1990), che ha obbligato le università pubbliche ad autofinanziarsi e gli studenti a pagare migliaia di dollari all’anno di tasse.

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