domenica 21 giugno 2015

Grecia, Yanis Varoufakis contro i ministri europei: "All'Eurogruppo un silenzio assordante, ignorate le nostre proposte".

VAROUFAKISIn attesa dell'incontro di lunedì a Bruxelles, Grecia ed Europa litigano ancora. "All'Eurogruppo di giovedì scorso ho presentato la nostra ampia agenda di riforme, assieme a uno swap sul debito che permetterebbe alla Grecia di tornare sul mercato dei capitali", scrive il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis in un articolo sull'Irish Times. "Purtroppo, la mia presentazione è stata accolta da un silenzio assordante".

Il ministro si è detto convinto di non essere pronto all'uscita dall'euro, e che la crisi è stata provocata dall'ingresso nella moneta unica e quindi è l'Ue che deve trovare la soluzione. "Non sono pronto a fare l'esperienza di uscire dall'euro, credo che si debba piuttosto trovare una soluzione all'interno" dice il ministro in un'intervista al quotidiano belga L'Echo. Varoufakis spiega che la Grecia "non avrebbe mai dovuto entrare nell'euro", e visto che questa crisi è stata causata interamente da quell'ingresso, "ora sta all'Europa trovare una soluzione". Il suo Paese, spiega poi, non ha un problema di liquidità, "è semplicemente insolvibile", quindi "bisogna arrestare questo sistema".

Varoufakis si rivolge poi direttamente alla cancelliera tedesca Angela Merkel in una intervista alla Faz. Merkel prenda una "decisione chiara" lunedì prossimo e faccia in modo che si arrivi ad un "accordo onorevole", dice il ministro, secondo cui Merkel può scegliere se raggiungere un "accordo onorevole con un governo che ha rifiutato il piano di salvataggio e aspira ad una soluzione negoziata", oppure "cedere alle sirene del suo governo, che la incoraggiano a gettare a mare l'unico governo greco che, fedele ai suoi principi, può mantenere il popolo greco sul cammino delle riforme".
Parla anche il ministro greco incaricato del coordinamento dei lavori del governo, Alekos Flaburaris: "Lunedì non ci sarà un accordo, ma non significherà neanche il crollo immediato della Grecia". Intervistato dalla televisione privata Mega, il ministro ha spiegato che "il vertice con l'Europa è positivo" e potrebbe essere anticipata da una telefonata tra il primo ministro Alexis Tsipras e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker che potrebbero anticipare i temi in discussione nel summit convocato d'urgenza.
Continua la fuga dalle banche greche: in quattro giorni circa 5 miliardi di euro sono stati ritirati nel timore di un default imminente, nel caso non si riuscisse a trovare un accordo con i creditori. Lo riferisce il giornale Kathimerini, secondo cui il ministero delle Finanze sarebbe al lavoro su nuove proposte fiscali e una riforma pensionistica da presentare al summit di lunedì tra i Paesi dell'Eurozona. "La situazione sta diventando critica", ha avvertito il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk nel messaggio con cui ha convocato con urgenza i capi di Stato e di governo. "Il vertice - ha aggiunto - avrà lo scopo di far sì che tutti abbiamo capito le posizioni di tutti e le conseguenze delle decisioni", senza però illudersi che "ci possano essere magiche soluzioni a livello di leader". Il tempo si sta esaurendo e il pericolo 'Grexit' è sempre più reale.

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