La Regione Lazio, unica in Italia, ha approvato una legge che recepisce i risultati dei referendum di giugno 2011, per i quali hanno votato oltre 2 milioni e mezzo di residenti nella nostra regione. Queste vittorie rischiano di essere cancellate in pochi mesi, e l'acqua del Lazio di essere consegnata ad Acea SpA.
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La legge 5/2014 rimane infatti tuttora inattuata, sebbene l'impugnativa del Governo non ne infici i contenuti e la validità.
Nel frattempo decine di comuni del Lazio hanno ricorso al Tar del Lazio contro la diffida regionale che li obbliga a cedere gli impianti idrici all'attuale gestore della loro zona.
Su tutto questo pesa la minaccia di commissariamento da parte del Governo se la Regione Lazio non individuerà a breve i nuovi ambiti territoriali ottimali e i relativi enti di governo.
Per evitarlo i comitati hanno formulato da mesi una proposta, coerente con i risultati referendari e con l'attuale normativa nazionale, tradotta nella proposta di legge 238 ma tuttora ferma in commissione ambiente.
Nel frattempo decine di comuni del Lazio hanno ricorso al Tar del Lazio contro la diffida regionale che li obbliga a cedere gli impianti idrici all'attuale gestore della loro zona.
Su tutto questo pesa la minaccia di commissariamento da parte del Governo se la Regione Lazio non individuerà a breve i nuovi ambiti territoriali ottimali e i relativi enti di governo.
Per evitarlo i comitati hanno formulato da mesi una proposta, coerente con i risultati referendari e con l'attuale normativa nazionale, tradotta nella proposta di legge 238 ma tuttora ferma in commissione ambiente.
Una
proposta che certamente non piace ai vertici di Acea SpA, che auspicano
apertamente un “ambito unico” nel Lazio, nel quale la multinazionale
sarebbe gestore unico.
Il Lazio sull'acqua è a un bivio: o Acea SpA come gestore unico, o il rispetto della volontà popolare e della legge regionale.
La Giunta e
il Consiglio regionale devono scegliere da che parte stare. Una scelta
importante, in un momento in cui la partecipazione attiva dei cittadini
può ricucire le ferite provocate dagli scandali di Mafia Capitale.
Saluti: Devid Porrello (Consigliere regionale M5S)
Intervengono:
Marco Bersani (Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua), Battisti
Bengasi (Presidente del Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l’Acqua
Bene Comune”), Dott. Sara Taviani (Gruppo estensore del testo di legge
238).
Modera: Simona Savini (Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio)
Sono invitati ad intervenire consiglieri e parlamentari del Lazio
Sono previsti interventi dei comitati locali del Lazio
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