lunedì 29 giugno 2015

Classe Dirigente/Decidente. Ncd, richiesta di arresto per corruzione elettorale per il senatore Piero Aiello. Altra grana per la maggioranza.

ansaTre anni di reclusione. Questa la richiesta di condanna in abbreviato che il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Elio Romano ha formulato nei confronti del senatore Pietro Aiello, accusato di corruzione elettorale.

Lo stesso pm ha poi chiesto il rinvio a giudizio per Giovanni Scaramuzzino, avvocato di Lamezia Terme accusato anch'egli di corruzione elettorale, ma con l'aggravante del metodo mafioso. L'episodio contestato ai due imputati nasce nell'ambito dell'indagine "Perseo" dalle testimonianze dei collaboratori di giustizia Giuseppe Giampà, reggente dell'omonima cosca, e Saverio Cappello. Il senatore, con l'aiuto del legale, avrebbe chiesto appoggio elettorale per le regionali del 2010, inquinando così il voto, in cui ottenne 10mila preferenze. In cambio del sostegno elettorale dei Giampà l'ex consigliere regionale si sarebbe dovuto mettere "a disposizione" della cosca favorendola nell'affidamento degli appalti e la fornitura di materiale. La decisione del gup è prevista per il 26 ottobre. Già nel 2014 i giudici del tribunale del riesame di Catanzaro hanno confermato il no all’arresto del senatore.

Si tratta di una nuova grana per la maggioranza che proviene da Ncd, dopo le note vicende dei senatori Azzollini, Bilardi e Castiglione. Se Giuseppe Castiglione, sottosegretario all'Agricoltura coinvolto nell’inchiesta di Mafia capitale - e in particolare nelle indagini sul Centro di accoglienza siciliano di Mineo - è stato salvato dal voto del Senato, che ha respinto la mozione di sfiducia presentata da M5S, è ancora in discussione in Giunta per le immunità la posizione di Antonio Azzollini, che rischia l'arresto per il crac della clinica Divina Provvidenza. Su Luigi Bilardi pende una richiesta d'arresto, invece, per una vicenda di rimborsi elettorali e presunte spese pazze.

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