venerdì 26 giugno 2015

"Il debito della Grecia si può tagliare addirittura del 50%. Non succederebbe nulla, parola di banchiere"

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Eurogruppo anticipato di tre ore,domani, e Germania che lancia velati ultimatum. E’ così che si presenta il rush finale della trattativa tra Grecia ed Europa. Angela Merker dopo giorni di silenzi e “lavori sottotraccia” oggi si è lasciata andare alla smargiassata di turno invitando Atene ad accettare l’ultima “generosa offerta” dei creditori. Tsipras naturalmente non ci ha pensato su due volte ed ha rispedito al mittente quello che lui stesso ha definito un ricatto bello e buono. La Grexit è ormai diventata una palestra per economisti ed esperti. L'ultimo esecizio arriva da un banchiere. 

Posto che la Grecia "è un Paese fallito", grazie "alla mancanza di visione che l'Europa e le istituzioni internazionali hanno avuto" nei suoi confronti. E, visto che il Paese ha un elevato valore in termini geopolitici, ben compreso sia dai cinesi che dai russi, secondo Francesco Confuorti, presidente di Advantage Financial, "l'Europa dovrebbe smetterla" con la retorica e consentire alla Grecia "un bell'haircut del debito", allungando le scadenze e consentendo ai pensionati ellenici un po' di respiro. Per il banchiere, "il problema sociale" in Europa è "serio" e "non si può gestire solo con l'austerità". Per il banchiere è "un problema di cupidigia politica dei tedeschi". Per i greci, sottolinea, "non c'è alcun incentivo a cercare un accordo", eppure "ci stanno provando", perché "sono parte del mondo occidentale". 



Oggettivamente, non è possibile "tagliare le pensioni a chi già è sotto la soglia della povertà". "Io non sono un socialista", continua il banchiere, ma un'Europa senza una base sociale "non può avere spazio". La Grecia "deve pagare solo una parte del suo debito", non "tutto il debito", così gli rimarrebbe "parte del capitale per fare investimenti. Hanno una base turistica importante e servirebbero meglio i loro interessi a farsi usare dai russi e dai cinesi. Il prezzo è geopolitico".

Per il banchiere "non succederebbe nulla a nessuno" se "dal 170%" del Pil il debito venisse tagliato "all'80%, ai livelli della Germania, con le scadenze allungate di 50 anni". Così "la gente che vive sotto la soglia della povertà riuscirebbe a vivere. Invece qui è un problema di standing, di chi è più forte di chi". Tutto questo, secondo Confuorti, "non è positivo per l'euro, che sarà visto come una moneta debole". Inoltre, continua, "si trascura un dettaglio: il rientro dell'oro nei Paesi di origine da molte delle grandi economie". Un fenomeno che denota una "frammentazione del sistema economico" e che è "un campanello di allarme da non sottovalutare".

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