Un primo velocissimo report sul seminario di Ross@ che si è tenuto ieri a Roma.
Da:http://perunmovimentoanticapitalista.wordpress.comCi scusiamo per la forma di “appunti”, forse insufficiente a restituire il clima e la profondità di molti interventi. ma ci è sembrato prioritario dare una prima informazione in tempo reale.
Prima della discussione, aperta con una relazione di Giorgio Cremaschi (sarà anche questa pubblicata quanto prima, tenendo conto del dibattito odierno), sono stati letti i messaggi dei compagni “promotori” che non hanno potuto essere presenti ma che hanno ribadito la propria partecipazione al progetto e al percorso: Nicoletta Dosio, Antonio Di Stasi, Antonio Moscato, Carlo Formenti.
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Pasquale Voza. La questione del debito
pubblico già capita e studiata da Marx, citazione.(“Il debito pubblico,
ossia l’alienazione dello Stato — dispotico, costituzionale o
repubblicano che sia — imprime il suo marchio all’era capitalistica.
L’unica parte della cosiddetta ricchezza nazionale che passi
effettivamente in possesso collettivo dei popoli moderni è il loro
debito pubblico. Di qui, con piena coerenza, viene la dottrina moderna
che un popolo diventa tanto più ricco quanto più a fondo s’indebita. Il
credito pubblico diventa il credo del capitale. E col sorgere
dell’indebitamento dello Stato, al peccato contro lo spirito santo, che è
quello che non trova perdono, subentra il mancar di fede al debito
pubblico. Il debito pubblico diventa una delle leve più energiche
dell’accumulazione originaria: come con un colpo di bacchetta magica,
esso conferisce al denaro, che è improduttivo, la facoltà di procreare, e
così lo trasforma in capitale, senza che il denaro abbia bisogno di
assoggettarsi alla fatica e al rischio inseparabili dall’investimento
industriale e anche da quello usurario.In realtà i creditori dello Stato
non danno niente, poichè la somma prestata viene trasformata in
obbligazioni facilmente trasferibili, che in loro mano continuano a
funzionare proprio come se fossero tanto denaro in contanti. Ma anche
fatta astrazione dalla classe di gente oziosa, vivente di rendita, che
viene cosi creata, e dalla ricchezza improvvisata dei finanzieri che
fanno da intermediari fra governo e nazione, e fatta astrazione anche da
quella degli appaltatori delle imposte, dei commercianti, dei
fabbricanti privati, ai quali una buona parte di ogni prestito dello
Stato fa il servizio di un capitale piovuto dal cielo, il debito
pubblico ha fatto nascere le società per azioni, il commercio di effetti
negoziabili di ogni specie, l’aggiotaggio: in una parola, ha fatto
nascere il giuoco di Borsa e la bancocrazia moderna.)- Bisogna essere al
tempo stesso retroguardia politica e avanguardia culturale….
Franco Russo. Ricorda le proposte di
referendum di indirizzo sul Fiscal Compact e i trattati europei, e su
una legge di iniziativa popolare sulla rappresentanza sindacale; il
giudizio totalmente negativo sull’accordo del 31 maggio è la vera
discriminante; tanta sinistra e parti di Rifondazione però non firmano..
Sergio Cararo. Non bisogna guardare alla
crisi solo dal lato dei partiti; il mondo del sociale può anche essere
“brutto e contraddittorio”, ma la sinistra non può essere elitaria e
antipatica… Bisogna comprendere a fondo l’”ideologia delle masse”,
quella che concretamente esprimono in un certo momento. In Turchia, per
esempio, si scende in piazza con la bandiera nazionale… Dobbiamo capire
che le lotte avvengono anche su terreni e culture diverse da quello cui
ci riferiamo. La scadenza elettorale delle europee non è decisiva…
Imma Barbarossa. Tenere presente a
rispettare il ruolo delle persone… L’essenza del libertarismo.. Su
Grillo: il male di fondo è il trasversalismo di un’ideologia che copre i
poteri veri che stanno dietro la casta e l’apparente democrazia, che in
realtà trasforma i sudditi non in cittadini ma in spettatori…
Franco Turigliatto…. Il nostro è un
percorso lento, non come è avvenuto con Cambiare si può…. In
Rifondazione Comunista ci sono tanti bravi militanti, ma la loro “non
scelta” è un dato di fondo del loro modo di pensare pensare. C’è ancora
una debolezza politica di Rossa nei territori… I nostri avversari ed il
potere temono la rivolta popolare più di quanto noi ci crediamo…
Umberto Oreste. Ci si sta organizzando
sul territorio. Ci sono circoli di Rifondazione che agiscono
autonomamente. Ci vedremo come Campania in assemblea a Salerno il 28
giugno. I conflitti avvengono. Per esempio stamattina le cariche della
polizia a Pomigliano… Ma ci sono anche momenti di mobilitazione
unitaria, come per i migranti di Caserta e I disoccupati di Napoli,
assieme… Ma le difficoltà esistono… Sulle elezioni europee nutro dubbi,
sono troppo vicine; a meno di non essere parte di un fronte
anticapitalista europeo, più forte, ampio e unitario di quanto ora non
sia…
Mauro Casadio. La crisi della sinistra
radicale è stata dovuta non solo a errori, ma alla mancata rifondazione
del pensiero comunista… Ci vuole un’analisi nuova… L’Europa rappresenta
progetto imperialista moderno per reggere la nuova competizione mondiale
tra sistemi e aree monetarie… Anche gli USA fanno lo stesso, come
dimostra il fatto che fanno rientrare le produzioni delocalizzate…. Le
classi dominanti europee operano su base continentale, hanno costruito
gabbie salariali europee, e i salari italiani (greci, portoghesi,
spagnoli, ecc) ne diventano vittima … Dall’Afghanistan fino all’Africa
c’è una fascia ove non ci sono più gli stati…. Una proposta di lavoro e
discussione teorica: fare i Quaderni di Rossa..
Jacopo Venier. Non bisogna sottovalutare
la scelta di stare sul terreno politico, che significa misurarsi con il
mondo politico. Esempio; sull’Europa è chiaro il no al fiscal compact
etc, meno chiaro è se siamo su base nazionale o per un’altra Europa… Le
relazioni internazionali sono necessarie.. Se partiamo davvero dal
parlare il linguaggio della verità ,allora ci vogliono proposte concrete
per affrontare il conflitto generazionale… Il nostro essere
“retroguardia” non vuol dire arroccarsi nelle istituzioni, ma neanche
l’opposto, ovvero ignorarle… La questione della “speranza”: come inganno
no, ma la fiducia nella possibilità di cambiare serve… Occorre far
sapere che siamo forti… Noi non dobbiamo pensare a andare in tv, ma a
costruire una nostra rete di comunicazione e informazione..
Emidia Papi. Sì al promemoria di
Giorgio, di taglio garibaldino…. Bisogna mantenere la piattaforma di
Bologna, perché va bene. La questione di fondo è la costruzione del
blocco sociale. A Roma, per dirne una, Marino ha preso più voti nei
quartieri bene che in quelli popolari…. C’è stato nei giorni scorsi un
omicidio a Roma, in un quartiere popolare di vecchi occupanti di case;
costoro sul referendum Europa ci risponderebbero a pernacchie…. Oggi il
blocco sociale non è in grado di individuare il nemico…. C’è stata una
devastazione culturale e la frantumazione degli interessi… Vedo tre
blocchi: destra guidata dai furbetti del quartierino, PD che copre il
lavoro tutelato e il ceto medio, Grillo che ha cercato di rappresentare i
precari e chi sta fuori… Rossa deve stare nelle lotte e promuoverle,
non solo “dare solidarietà” a quelle che si verificano autonomamente..
Andrea Ricci. Sì ai punti di fondo del
progetto politico, anche con la critica al l’opportunismo della sinistra
radicale…. è ancora debole invece la posizione sull’Europa… Bisogna
avere una posizione precisa sull’euro… La crisi non è affatto risolta,
la bolla in Borsa si è gonfiata di nuovo… E c’è un connubio con crisi
sociale… La questione dell’Euro è politica e viene usata per legittimare
le classi dirigenti italiane… Nel ’92 l’uscita dallo SME fu a tempo,
per fare poi ingresso nell’Euro.. Oggi non sarebbe così.. Uscire dalla
moneta significa andare in mare aperto, e questo ci pone davanti
all’interrogativo: noi lavoriamo per il crollo o dobbiamo aspettare di
essere forti? La decisione è comunque necessaria …. Ci vuole un sito web
adeguato per comunicare…
Nando Simeone… Il punto centrale è
essere alternativi al centrosinistra… D’accordo con Casadio su analisi
dell’imperialismo europeo, che ha al centro la distruzione dello stato
sociale… Bisogna valorizzare il movimento di lotta in atto dal 2011, con
eccezione Francia e Italia… Valorizzare occupy USA anche se elitario,
le rivoluzioni arabe e soprattutto Turchia ove la lotta usa modalità dei
movimenti come l’acampada… Rossa è importante perché unisce diverse
collocazioni sindacali… Ma no al sindacato unico di Rossa, meglio un
fronte sindacale antagonista… C’è un rischio a centrare tutto sull’Euro;
si parte dalla questione sociale e casomai si arriva all’Euro… Bisogna
mantenere un’ottica sovranazionale… C’è autorganizzazione dei movimenti,
come gli insegnanti lo scorso anno che hanno ottenuto l’unico risultato
positivo… Sulle elezioni, evitiamo il passaggio distruttivo delle
aspettative come a Roma… Si fanno solo se servono…
Aldo Romaro. In Veneto non ci sono
neanche più le macerie: tutto è rimasto spianato. Le adesioni sono
ancora poche, ci vuole organizzazione per reggere… Bigona misurarsi con
la classe reale, che è “brutta sporca e cattiva”… L’euro è un progetto
politico. se era il dollaro non avremmo avuto problemi a creare uno
schieramento contro… Dobbiamo scegliere, ma lavorare per organizzare:
non solo lotte, nel sociale c’è di tutto, anche il mutualismo…
Nico Vox. Troppe certezze negli
interventi… Quanti lavoratori conoscono l’accordo del 31 maggio ?.. Come
lo si spiega… Secondo me con brutale chiarezza: o si accetta la tomba o
si organizza la ribellione.. Bisogna misurarsi con le altre esperienze…
Grecia Turchia Spagna …. Mancano ancora i giovani..
Fabrizio Burattini… Sono d’accordo… è
necessario decidere una posizione chiara sull’ Euro. Ma rischiamo di
illudere se centriamo tutto sull'Euro… Tatticamente sarebbe un errore
apparire come una ruota di scorta di sinistra ai 5 stelle, che hanno
parlato a volte di referendum su Unione europea… Le elezioni europee non
sono una scadenza ghigliottina.. Dobbiamo organizzarci davvero,
consapevoli delle difficoltà… Occorre chiarezza con le altre forze della
sinistra radicale e chiarezza sul fare dell’accordo del 31 maggio una
discriminante ..
Patrizia Turchi. Indietro non si torna,
ma attenzione a non dare paura del vuoto alle persone… Va bene la
proposta politica, anche un partito, rigorosa… Va costruita identità di
classe e va prodotta egemonia… ALBA, per esempio, ha già delineato la
sua collocazione…. Giusto organizzare incontri tematici (Costituzione,
attacco art 138, ecc) Sull’Europa dobbiamo essere referente politico
anticapitalista… Non accodarsi semplicemente a una campagna anti Euro..
Alle elezioni europee ci vorrebbero liste in tutto il continente, magari
con capolista Ken loach….. La doppia appartenenza è un tema scivoloso.
Fabrizio Tomaselli. Non serve più
discutere delle divisioni di sessanta anni fa… E no all’elettoralismo
tanto per fare. Si affronta semmai come un passaggio… Blocco sociale e
“movimenti sociali a km 0” sono realtà spesso indistinte; ciò che decide
è la radicalità delle pratiche e non la costruzione di ipotetici
bisogni… Per esempio: andarsi a prendere una casa…. Tutte cose per cui
ci vuole l’organizzazione, comunicazione e …soldi. Sulla questione
elettorale: ricordiamo che alle europee ci vogliono tante firme, non è
che sia una cosa che si fa senza organizzazione…
Francesco Piccioni. Rossa deve
dimostrare di essere una novità. Il progetto di unità non è un appello,
ma richiede l’individuazione dell’avversario per concentrare forze
altrimenti impotenti… Occorre un discorso chiaro e obiettivi su cui
unire… Ad esempio: l’Euro è una domanda ineludibile: dobbiamo decidere…
Ci vuole una struttura comunicativa comune, che superi le
microstrutture…. Per questo tipo di movimento occorrono servono
attivisti, non specialisti in “rappresentazione”. Abbiamo visto
sindacati trasformarsi in centri servizi e partiti in comitati
elettorali… Le elezioni: dobbiamo ricordare che sono “il tempo del
raccolto”, ma solo se prima si è seminato; altrimenti il risultato è
scontato… Ci vuole organizzazione a livello territoriale, partirei con
l’obiettivo di fare le assemblee per definire anche dei coordinamenti a
livello regionale… L’obiettivo e la tensione deve essere a parlare a chi
è fuori dai nostri giri…
Eleonora Forenza. Io mi sento dentro la
sconfitta, sulle condizioni materiali e sul senso comune sull’assenza di
classe per sé… Indietro non si torna significa anche capire lo
sfruttamento di oggi, non tornare ad analisi di prima del femminismo e
di altre maturazioni e intrecci… Unità delle forze antagoniste è
l’obiettivo… Le elezioni europee e i referendum sull’austerità: tutti i
movimenti anti-austerità hanno radici nazionali e si proiettano
sull’Europa… Nuove forme di precarizzazione e i “pride” fanno parte
delle nostre pratiche? Come dirigente di partito sento il rapporto tra
organizzazione e pratica… È il partito il problema… Rossa deve essere
una casa comune, un’organizzazione di pratiche e non un partito…
Luigi Marinelli. Indietro non si torna
significa anche impossibilità di tornare al modello socialdemocratico,
che per alcuni versi non è mai esistito ma di cui tutti sentono una
qualche nostalgia… Anticapitalisti dunque, ma se ne è parlato poco…
Bisogna superare l’”europeismo” residuale nella sinistra, che va
sostituito con l’internazionalismo di questo secolo… Sull’Euro: è la
divisa della macchina di guerra europea.. L’organizzazione del blocco
sociale è un impegno a tutto tondo, teorico e pratico, non un semplice
discorso… Su Rossa è mancato fin qui un approfondimento
sull’organizzazione territoriale… Ci vuole almeno una dimensione
regionale, per ora…
Francesco Musumeci. Il “che fare?” per
noi parte sempre dalla crisi… Il capitale può superare la sua crisi se
non si fa avanti un soggetto alternativo… Senza risposte adeguate si va a
una ripresa della destra… Bisogna lavorare dal basso per
ricongiungerci… è stata importante, per esempio, la riunione a Milano
sulla Palestina… Dico spesso che la sinistra fa come i porcospini quando
è freddo: ci si avvicina, ma poi ci si respinge… Meglio essere le
“vecchie talpe”, e riemergere.. Noi comunisti siamo costretti a vincere,
paradossalmente… E infine condivido l’esigenza di una “zona comune di
comunicazione”…
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