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Il problema per la narrativa di Bruxelles è che “le elezioni si sono svolte in modo regolare”, ricorda Mathieu Bock-Côté, costringendo Bruxelles a mostrare la mano, in mancanza di meglio.
Le elezioni presidenziali rumene sono state annullate “con il pretesto della disinformazione, che è al centro del discorso della von der Leyen”, precisa ancora il quebecchese.
Non dimentichiamo che i rumeni non sono tutti dei profondi idioti, hanno votato per Georgescu-Roegen.
Questo è il punto di interesse per l’oligarchia del discorso, bastonata dal 2016 per “l’interferenza russa” e l’invenzione del concetto di “fake news”.
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