venerdì 20 settembre 2024

Andrea Zhok. L’UE ridotta ad essere un sistema di sabotaggio di quella forma di vita che fu l’Europa.

Ieri, simpatico uno-due del prode Parlamento Europeo, che prima approva l’utilizzo di missili europei per colpire bersagli in Russia (377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti) e poi chiede l’emissione di un mandato di arresto internazionale contro il presidente del Venezuela, Maduro, oltre al riconoscimento come presidente del leader dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia.

infosannio.com (Andrea Zhok)

Oramai l’UE, l’Europa politica reale (e non quella vagheggiata, ideale, auspicata, ecc.) è semplicemente il botolo rabbioso che gli USA scagliano contro i loro nemici – mentre loro si tengono un passo indietro (gli Stati Uniti NON hanno approvato l’utilizzo di missili americani su territorio russo).

Talvolta, da ex-europeista uscito da un percorso di disintossicazione, continuo a chiedermi come sia stato possibile tutto questo.

L’UE è oramai ridotta ad essere un sistema di sabotaggio di quella forma di vita che fu l’Europa.

Dalle raccomandazioni pedagogiche dell’agenda 2030, alla distruzione del tessuto industriale nel nome di un’agenda sedicente “green”, allo smantellamento sistematico dello stato sociale, alla rottura dei rapporti con tutti i propri vicini (ad est e sud, Russia e medio-oriente in primis) per accrescere la dipendenza dagli USA, l’UE è solo un grande meccanismo di autosabotaggio e di americanizzazione deteriore della cultura europea residua.

E all’origine di tutto ciò c’è, a monte, quel processo di americanizzazione dei ceti dirigenti che si è avviata negli anni ’90 del secolo scorso, e che ora dà i suoi pieni frutti. Le popolazioni europee, – al netto della devastazione delle menti prodotta dagli schermi portatili – rimane ancora in parte inassimilata rispetto alla pervasiva americanizzazione della cultura e dei valori.

Il trionfo della mente liberale, ora neo-liberale, di cui la cultura statunitense è incarnazione eminente ha dapprima egemonizzato i blocchi sociali più “aggiornati” e “moderni” (una volta li avremmo chiamati “borghesi”), per poi divenire consenso politico.

Nella politica ridotta a varianti del (neo)liberalismo i vari “centro-destra” e i vari “centro-sinistra” sono perfettamente intercambiabili. Per ogni abiezione in un’area legislativa del centro-destra si può trovare una simile abiezione (nel nome dell’alternanza) del centro-sinistra. A votare a favore dell’utilizzo dei missili europei in territorio russo, per dire, sono stati per l’Italia: FdI, FI e PD; tutta gente che, potendo, si venderebbe l’Abruzzo per un attico a Manhattan.

Così, oggi siamo tutti all’interno di un meccanismo infernale, autolesionista, privo di sbocchi perché incapace di immaginare una forma di vita alternativa, che non sia una variante delle rappresentazioni hollywoodiane.

Siamo tutti dentro la bolla del thatcheriano “there is no alternative” e tutto ciò che culturalmente non vi si confà è derubricato a deplorevole eccentricità, roba che nessuna persona per bene intratterrebbe (“oscurantismo – va da sé, religioso”, “familismo – va da sé, amorale”, “populismo”, “sovranismo”, “rossobrunismo”, ecc.).

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