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A me hanno sempre fatto ridere quelle schede prodotte dai servizi segreti occidentali nelle quali si spiega che il tal terrorista, ovviamente e molto opportunamente morto perché non potesse parlare, si era radicalizzato in un certo periodo e in un determinato contesto. In realtà questo “salto quantico”, ammesso che quei report golosamente diffusi dai media mainstream avessero un qualche senso, era del tutto naturale, semplicemente perché essi vivevano in un contesto occidentale ormai fanatizzato. Ovviamente nessuno di noi se ne accorge così come un essere bidimensionale non potrebbe mai concepire la terra rotonda, eppure non appena esercitiamo un po’ di pensiero laterale ce ne accorgiamo facilmente e cominciamo a guardare con un po’ di “pietas” quelli che si bevono qualunque cosa venga loro detta.
Per esempio proprio ieri un ufficiale israeliano ha dichiarato alla Nbc che è stato deciso di uccidere Nasrallah perché non ha accettato di abbandonare i palestinesi al loro destino di annientamento voluto da Tel Aviv. Tuttavia quest’uomo etichettato come “terrorista” è morto perché si è rifiutato di rinnegare ciò che tutte le risoluzioni Onu e l’immensa maggioranza della comunità internazionale hanno chiesto incessantemente, ovvero il ritiro di Israele da Gaza. Ma la nostra informazione non cessa di esaltare questo assassinio perché Nasrallah non è stato ucciso in quanto terrorista cattivo, ma semplicemente perché si opponeva al terrorismo sionista. E questo è un peccato mortale per il nostro mainstream e per coloro che lo seguono come i topi dietro il flauto magico.
Anche le intenzioni di pace dell’Occidente sono del tutto insincere e lo si vede benissimo nella vicenda palestinese dove le esitazioni a giustificare moralmente le stragi nella striscia di Gaza si accompagnano alla fornitura di armi affinché la mattanza possa continuare. La stessa cosa avviene sull’altro fronte di una guerra che sta diventando unica: di fronte ai colpi che la Russia sta portando al regime di Kiev e all’evidente sfilacciamento dell’esercito ucraino, a Washington cominciano a pensare a una sorta di tavola della pace prima che la situazione subisca un crollo totale e drammatico. Ma in realtà il sinedrio americano alla pace non ci pensa nemmeno di lontano: poiché la follia non viene scalfita dalla realtà, adesso pensa di poter offrire alla Russia i territori già conquistati in cambio della incorporazione di ciò che resta dell’Ucraina nella Nato. Anche un bambino capirebbe che si tratta solo di evitare il collasso imminente e di guadagnare tempo in vista di un nuovo assalto. Pensano che i russi ci caschino oppure sono così accecati da non potere ammettere la sconfitta e si inventano piani che non possono essere accettati.
Tuttavia questo è niente in confronto al fanatismo europeo che raggiunge limiti di follia che meriterebbero la camicia di forza: la Commissione di Bruxelles ha infatti pubblicato un documento (naturalmente non presente in italiano) in cui vuole contestare 13 presunti miti sulla guerra in Ucraina. Tali miti, anzi fake news, sarebbero quelli che vedono l’Ucraina perdente, mentre al contrario il regime di Kiev “continua a registrare vittorie impressionanti”. Si tratta di un vero e proprio delirio senza capo né coda che meriterebbe il manicomio, anzi quello criminale vista la strage in conto terzi che continuano a provocare: mentre il milieu politico europeo si trova con le spalle al muro a causa dei suoi catastrofici errori, adesso nega l’evidenza. È inutile commentare tutti i punti perché davvero si tratta di un documento grottesco, penoso e patetico che dimostra a quale punto di spappolamento mentale si sia arrivati. Bastano poche righe e nemmeno le più bugiarde e pazzesche: “La controffensiva dell’Ucraina nel 2023 ha ottenuto solo guadagni marginali. Tuttavia, dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, l’Ucraina ha riconquistato circa la metà del territorio originariamente occupato dalla Russia nel febbraio 2022. L’attuale situazione del campo di battaglia può sembrare una situazione di stallo, ma l’Ucraina continua a registrare vittorie impressionanti sul Mar Nero”.
Ovviamente nessuna di queste affermazioni ha un pur vago aggancio col mondo reale, è solo una fiaba sanguinosa che si raccontano e che ci raccontano. Se questo non è fanatismo sono la regina di Saba. Altro che Hezbollah o Hamas, sono le elite occidentali palesi o nascoste ad essere frenetiche, violente e così intolleranti che davvero il mondo non può più tollerarle.
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