Ancora un incidente mortale sul lavoro. Un uomo di 46 anni è precipitato dal tetto dell’azienda Intals a Parona (Pavia), poco dopo e 10 di questa mattina.
ilfattoquotidiano.it
Il volo da un’altezza stimata di circa 8 metri non gli ha lasciato scampo: i soccorritori del 118 hanno constatato il decesso sul posto. Sul posto anche carabinieri, Ats, elisoccorso e ambulanza. I sanitari hanno però solo potuto constatarne il decesso.
Quello lombardo è solo l’ultimo di una scia terribili di infortuni mortali. Due giorni fa un operaio di 57 anni è morto in un incidente sul lavoro in un’azienda di Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo. L’uomo è stato travolto dal crollo di una lastra di vetro all’interno di una azienda di serramenti, la Emmer. Inutili i soccorsi prestati dal 118. Sul posto anche carabinieri e vigili del fuoco. Quattro giorni fa invece è stato un 47enne a perdere la vita in un cantiere edile ad Argegno, sul lago di Como. L’uomo – dipendente di un’impresa di betonaggio impegnata nell’area del cantiere – è precipitato accidentalmente a pochi metri dal proprio autocarro.
Nei primi sette mesi dell’anno, secondo i dati dell’Inail, i morti sono aumentati. Le vittime sono state 577, il 3,2 per cento in più. La maggior parte dei decessi è verificata nel settore industria e servizi, dove sono saliti dai 484 dello stesso periodo 2023 a 486. Aumentano i morti anche nell’agricoltura – da 59 a 71 – e per il Conto Stato, da 16 a 20. L’Inail ha anche registrato 79 decessi nelle costruzioni (contro i 58 del 2023), 55 nel comparto manifatturiero (51 nel 2023), 32 nel commercio (come nel 2023) e 22 nel noleggio e servizi di supporto alle imprese (20 nel 2023), mentre il trasporto e magazzinaggio registra 46 decessi denunciati contro i 61 del 2023.
In termini assoluti, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate sono state 18 in più rispetto alle 559 registrate nel pari periodo del 2023, otto in più rispetto al 2022, 22 in meno sul 2019, 139 in meno sul 2020 e 100 in meno sul 2021. Rapportando il numero dei casi mortali agli occupati Istat nei vari periodi (dati provvisori), si nota come l’incidenza scenda da 2,59 decessi denunciati ogni 100mila occupati Istat del 2019 a 2,40 del 2024 (-7,3%), mentre aumenta dello 0,8% rispetto al 2023 (da 2,38 a 2,40).
Per quanto riguarda le denunce di infortunio si registra una salita più contenuta (+1,7%) con 350.823 eventi, con aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro. L’incidenza sul totale degli occupati Istat (dati provvisori) è in calo rispetto al 2019 sia per gli infortuni (-10,6%) sia per i decessi (-7,3%), mentre rispetto al 2023 è -0,4% per i primi e +0,8% per i secondi. In aumento del 22,6% le patologie di origine professionale denunciate, pari a 54.471.
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