venerdì 19 aprile 2024

Israele ora punta alla sfida nucleare

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Semovente antiaereo iraniano

Questa volta è vero;  tutti droni inviati in territorio iraniano da Israele in via diretta o indiretta (e da chi altri sennò) sono stati abbattuti da postazioni antiaeree: non ci sono voluti missili. ma sono bastati cannoni e mitragliatrici pesanti posti su semoventi simili ai Gepard forniti dalla Germania a Kiev, ma molto più aggiornati. L’incursione puramente dimostrativa si è verificata a Tabriz, nel nord ovest del Paese  e nella regione di Isfahan vicino all’aeroporto militare di quella città. Nell’area, ma profondamente incassato nelle montagne, c’è un impianto nucleare iraniano.

E questo non è secondario, anzi dà senso a tutta questa storia che altrimenti sarebbe insensata: Israele ora sta cambiando la sua narrazione dell’attacco da parte di Teheran, dicendo che quest’ultimo aveva come obiettivo l’impianto nucleare di Dimona. Questa sarà la propaganda di Israele per giustificare la replica che Tel Aviv vuole ad ogni costo, rendendosi conto che la favola della “vittoria” contro l’Iran è solo robaccia per giornali occidentali e per i siti di rito globalista. Naturalmente droni e missili iraniani si sono tenuti ben lontani da Dimona ma un Netanyahu disperato vuole portare la sfida sul livello nucleare, in una sorta di muoia Sansone con tutti i filistei che lo appoggiano, ma che adesso chiedono, con orrore dei sionisti, moderazione. E’ chiaro che un attacco o un tentativo di attacco a un sito nucleare iraniano ci poterà assai vicino al conflitto globale perché Russia e Cina interverranno comunque in difesa dell’Iran, ma pare che il governo di Tel Aviv preferisca questo alla perdita di deterrenza che sta subendo.  E dunque al tramonto stesso del sionismo.

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