domenica 28 gennaio 2024

Balla a Balla

Bruno Vespa, davanti a una platea di noti pregiudicati (c’era pure Previti) e ignoti incensurati riunita all’Eur, ha officiato l’ennesimo funerale di B.. E, nell’omelia, ha voluto ricordare “la drammatica campagna elettorale del 2001” in cui alcuni comici (Luttazzi e Benigni) e giornalisti (cita “Biagi, Santoro e Travaglio”, dimenticando Montanelli) diedero inopinatamente notizie vere sul candidato favorito e, quel che è peggio, “sulle tre reti Rai”. 

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano)

“Il 15 marzo la Casa delle Libertà era data al 58,7%”, ma poi partì “la guerra mediatica” delle notizie vere. Un orrore, per chi è uso contar balle. Infatti racconta che “il 12 marzo su Rai2 ci fu un memorabile dialogo Luttazzi-Travaglio sull’origine mafiosa dell’imprenditore Berlusconi” (no, era il 14 marzo e B. perse tutte e otto le cause civili in primo, secondo e terzo grado: 24 sentenze affermano che era tutto vero). Poi arrivò “il Raggio Verde di Santoro su Rai3 per dimostrare la responsabilità di Berlusconi nelle stragi del ’93” (no, era su Rai2 e nessuno accusò B. di strage, anche se era indagato per quelle del ’92). “Ciliegina sulla torta: la memorabile intervista di Biagi a Benigni che ridicolizzò Berlusconi” (satira politica: altro abominio). I tre programmi erano “in prima serata”, mentre “a Porta a Porta non fu consentito” (no: Luttazzi andava in seconda serata e Porta a Porta non va in prima perché fa ascolti bassini).

La campagna elettorale durò 40 giorni, con migliaia di ore di propaganda berlusconiana su Rai&Mediaset. Ma bastarono 25 minuti di Satyricon, 20 di Biagi e 2 ore di Santoro a “far perdere a Berlusconi enorme popolarità e punti, perché veniva presentato come un mascalzone”. E gli italiani non l’avevano mai sospettato: infatti aveva 2 condanne prescritte per corruzione e finanziamento illecito, 6 processi per corruzione giudiziaria (Sme-1 e Mondadori) e falso in bilancio (Lentini, All Iberian-2, Sme-2, consolidato Fininvest), un’indagine a Caltanissetta per Capaci e via D’Amelio e una in Spagna per Telecinco. Quella “mobilitazione drammatica” (di notizie vere), secondo l’insetto, non favorì B. (come dicevano i suoi trombettieri e i suoi finti oppositori), anzi gli levò 9 punti (dal 58,7% al “49,5”) e “portò a votare Rutelli 3 milioni di italiani” pigri o riottosi. E le cose sarebbero andate ancor peggio se Vespa non avesse restituito un po’ di dignità al giornalismo: infatti “ho convinto io” B. a metter su la sceneggiata del Contratto con gli Italiani, “di cui conservo l’originale”, sulla “scrivania di ciliegio che avevo fatto cercare nell’attrezzeria Rai”, a cinque giorni dal voto. Poi, per fortuna, l’editto bulgaro del 2002 chiuse per sempre la “mobilitazione drammatica” di notizie vere. Da allora solo balle. Infatti Vespa è sempre lì. E ne conserva tutti gli originali.

Nessun commento:

Posta un commento