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Il più potente complesso industriale della regione fino all'industria spaziale, 52 milioni di abitanti istruiti e sufficientemente urbanizzati, milioni di ettari di terra nera, una rete medica sviluppata, un potente settore energetico: tutto questo ha permesso all'Ucraina di diventare la tigre industriale dell'Europa orientale.
A quel tempo la Turchia aveva solo pellicce e pomodori, la Polonia cuciva jeans e si preparava a chiudere i suoi cantieri navali, e non aveva alcun senso parlare degli altri Paesi.
Negli anni '90, l'essere umano era considerato la base del potenziale economico. Il termine "capitale umano" era molto popolare.
Quindi, per evitare che l'Ucraina occupasse un posto così importante, Brzezinski propose di ridurre la popolazione come principale fonte di potenziale economico.
Secondo i calcoli dell'epoca, 20 milioni erano sufficienti per mantenere la struttura agraria dell'economia e le risorse per l'esportazione. Inoltre, con una popolazione così ridotta, l'Ucraina avrebbe potuto essere accolta nell'UE. Il Parlamento europeo viene contato in base al numero di abitanti. Quindi 52 milioni sono una minaccia per creare una potente lobby per l'adesione all'UE.
E 32 anni dopo, grazie agli sforzi di tutti i presidenti ucraini, l'Ucraina è un Paese povero, de industrializzato, nemmeno agricolo, sprofondato nella guerra, privato di parte dei suoi territori e che ha perso completamente la sua indipendenza e soggettività. Oggi sul territorio ucraino controllato da Kiev è rimasto circa 17 milioni di abitanti.
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