Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico dell’Arabia Saudita. A due settimane dalle sue discusse dimissioni dalla panchina della Nazionale azzurra, arriva l’ufficialità: come riporta la Gazzetta dello Sport, lunedì alle ore 16 italiane in un albergo di Riad il ct sarà presentato alla stampa dal presidente federale, Yasser Al Misehal.
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Dopo un’estate passata a collezionare calciatori dai top club europei assicurando ingaggi da capogiro, il regime di Bin Salman ora si assicura anche un volto per la Nazionale e continua la sua opera di sportwashing.
Il tecnico jesino è stato convinto da un contratto fino al 2027 che prevede uno stipendio di circa 25 milioni di euro netti all’anno.
Mancini farà il suo esordio sulla panchina dell’Arabia Saudita per le due amichevoli che si giocheranno contro Costarica e Corea del Sud a Newcastle, nello stadio di proprietà del fondo sovrano Pif, che ha in mano anche il club bianconero. Sarà la prima tappa di un percorso che entrerà nel vivo già a novembre, con l’inizio delle qualificazioni ai Mondiali 2026: l’obiettivo del regime è essere nuovamente presente alla Coppa del Mondo che si disputerà tra Usa, Canada e Messico. Un altro passaggio in vista dei Mondiali 2034, che l’Arabia Saudita punta a ospitare.
Non è ancora certo se con Mancini a Riad arriverà anche tutto il suo gruppo storico di collaboratori: Evani, Salsano e Lombardo nello staff tecnico, Gagliardi come tattico, Battara come preparatore dei portieri, Scanavino e Donatelli come preparatori atletici, Nuciari e Sandreani come osservatori e Agostino come massaggiatore. In particolare, è in dubbio la posizione di Gabriele Oriali per il ruolo di team manager.
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