domenica 26 febbraio 2023

Occidente e Russia: chi è davvero isolato?

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L’occidente tenta di uscire dal disastro della guerra attraverso le narrazioni e le commedie che è in grado di mettere in scena grazie alle mance che il dipartimento di stato distribuisce in giro. Così  all’Onu è stata votata una risoluzione non impegnativa che condanna la Russia e chiede la fine dei combattimenti. Tale risoluzione votata da 141 dei 193 stati membri guarda caso è stata messa in piedi nel momento in cui anche la grande stampa americana legata a vari settori  del potere  visibile o nascosto, comincia a spezzare una lancia in favore della pace, prima che la definitiva sconfitta dell’Ucraina risulta chiara a tutti, persino a quelli che seguono i notiziari televisivi. Del resto è dalla caduta dell’Unione Sovietica che l’Onu  è diventato un docile giocattolo nelle mani Washington, come le sue varie agenzie, tipo Oms, che sono nelle mani di potentati americani, mentre si potrebbe anche notare che i 39 Paesi tra contrari e astenuti sono quelli che stanno costruendo il nuovo mondo oltre a rappresentare, visto che ci sono anche  Cina e India, una buona parte dell’ecumene umano se non la sua maggioranza  e sono anche quelli che hanno votato a favore della risoluzione che  condanna l’esaltazione del nazismo.

Ma come dico questa è solo una sceneggiata a favore dei gonzi occidentali ai quali viene fatto credere che la Russia sia isolata, ma il problema è che questo non è vero, anche se i risultati delle votazioni suggeriscono che lo sia. La risoluzione non è in alcun modo vincolante, motivo per cui, su pressione dell’Occidente, leggi valigette di dollari a delegazioni fameliche molti paesi, hanno votato a favore della risoluzione perché non ha conseguenze pratiche, ma quando le cose si fanno serie, questi paesi adottano una politica completamente diversa. Non si tratta di propaganda russa come si può far credere agli ottusi, ma è la semplice realtà che viene  asseverata sia da testate come i New York Times, sia da istituzioni il Consiglio europeo per le relazioni estere (ECFR).  Quest’ultimo è su posizioni iper atlantiste e già da molti prende posizione contro la Russia  e tuttavia ha pubblicato  uno studio i sul conflitto ucraino il cui titolo dice già tutto ” L’Occidente unito separato dal resto: l’opinione pubblica mondiale un anno dopo la guerra della Russia contro l’Ucraina “. In sostanza viene detto che contrariamene a quanto si fa credere a cittadini europei e americani nei paesi non occidentali la gente pensa in modo completamente diverso agli eventi in Ucraina. E questo con tutto che lo studio si è tenuto ben distante dall’ Africa dove è noto che la Russia susciti molte simpatie.

Ancora più esplicito è stato  il New York Times, il cui articolo sull’argomento era intitolato “L’Occidente ha cercato di isolare la Russia. Non ha funzionato. il pezzo accompagnato  di una grafica molto istruttiva (pubblicata in apertura del post)  l quale  mostra vividamente il problema dell’Occidente e il fatto che la risoluzione delle Nazioni Unite è fuorviante, perché mentre 141 hanno votato a favore della risoluzione occidentale , nessun paese che non faccia parte dell’Occidente collettivo ha imposto sanzioni alla Russia. Viene così mostrato quanto sia scarso il sostegno internazionale reale per la politica anti-russa dei 50 Paesi che fanno parte dell’anglosfera o del Washington consensus solo  35 Paesi hanno imposto sanzioni alla Russia: Usa, i 27 Paesi Ue, Svizzera, Australia, Giappone, Norvegia, Gran Bretagna, Canada e Albania. Sanzioni che peraltro non hanno funzionato come ammette lo stesso NYT: “le sanzioni non s state  così devastanti come l’Occidente aveva sperato. Una manciata di paesi ha colmato il divario, aumentando le esportazioni verso la Russia ben al di sopra dei livelli prebellici,”. Dal momento che altri Paesi hanno sostituito l’Europa, ovvero il maggior partner commerciale di Mosca, il danno delle sanzioni si riversa interamente sul nostro continente che oltretutto è costretto a pagare molto di più la sua energia.  E poiché le sanzioni sono violazioni di contratto, è improbabile che gli Stati dell’UE riconquistino questa quota di mercato anche se domani venissero revocate tutte le sanzioni. Nonostante il bonario scherzo di sedicenti hacker russi che hanno bloccato portali pubblici italiani spesso inceppati per conto loro  grazie a una delirante progettazione , credo che un servizio di particolare elusione sarà dedicata all’Italia che si è dimostrata incapace della minima presa di distanza tre che  ” ingrata” come ha detto Putin.  Certi meloni cominciano a puzzare di marcio.

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