Un appello dal mondo universitario a sostegno della preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, finita nel mirino del ministro all’Istruzione Valditara, per una lettera aperta agli studenti sui rischi di un fascismo di ritorno.
Sono circa 450 i docenti universitari italiani – da Palermo a Milano, passando per Genova, Firenze, Bari, Torino, Trento – che hanno firmato un documento di sostegno alla dirigente scolastica, Annalisa Savino
La preside del Leonardo da Vinci dopo gli scontri avvenuti sabato scorso davanti al liceo Michelangiolo, aveva scritto una lettera agli studenti per sottolineare che “il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E’ nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti”.
Lo spunto è partito da un gruppo di docenti dell’Università degli studi di Palermo che si incontrano mensilmente per discutere dei temi della didattica. Numerose le adesioni ottenute in poche ore (e il ‘contatore’ delle firme continua a salire) dai professori dei diversi Atenei italiani.
La lettera sottoscritta dai docenti universitari non fa riferimento esplicito alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – il quale aveva definito la lettera della dirigente scolastica “del tutto impropria” sostenendo che “non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista” – ma secondo quanto spiegato all’AGI, il documento nasce proprio con lo scopo di esprimere un sostegno alla preside anche da parte del mondo universitario.
“Come docenti universitari – si legge nel documento – desideriamo esprimere la nostra totale approvazione in merito al contenuto della lettera a commento della aggressione avvenuta nei giorni scorsi nei pressi di una Scuola Superiore di Firenze, recapitata dalla dirigente scolastica Annalisa Savino agli studenti, con il chiaro intento di far prendere coscienza della gravità dell’evento.
I contenuti di tale lettera non appaiono in nessuna loro parte viziati da una presunta ‘politicizzazione’ o strumentalizzazione dell’evento, in quanto richiamano ai principi dell’impegno sociale e correttamente invitano ad aborrire violenza, prepotenza ed indifferenza verso chi ne fa uso”. “Il valore pedagogico di tali richiami, ad avviso di chi scrive – conclude il testo firmato dai docenti universitari – è un messaggio potente che non può non essere colto da chiunque ha davvero a cuore le sorti della funzione primaria delle istituzioni educative italiane”.
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