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di Maurizio Torti
Il comportamento criminale delle truppe regolari e dei battaglioni irregolari di nazisti ucraini è stato in centinaia di occasioni denunciato da organizzazioni nonviolente presenti nel Donbass dal 2014 ad oggi. Gli osservatori dell’OSCE si sono limitati a trascrivere centinaia di rapporti ma nessuna denuncia definitiva. Alcuni funzionari osservatori negli ultimi 16 mesi sono stati denunciati e arrestati dalle autorità di polizia di Donetsk e Lugansk, perchè passavano informazioni direttamente ai comandi dell’artiglieria ucraina.
La guerra per gli ucraini dal 2014 al 2016 è stato un fallimento, un esercito ben armato e formato non è riuscito a sconfiggere cittadini male armati e le ragioni sono diverse, riportate in questo articolo in cui si evidenzia la responsabilità di alcuni leader europei e le attività militari dell’esercito ucraino dal 17 febbraio 2022.
Merkel e Hollande hanno definitivamente sciolto ogni dubbio, gli accordi di Minsk servivano solo a dare tempo allo stato maggiore dell’esercito ucraino a riorganizzarsi e riamarsi. In sintesi, il conflitto a cui assistiamo oggi era già programmato e risposto in alcune segreterie diplomatiche europee, negli USA e nel Regno Unito.
Nell’articolo, scritto e pubblicato il 12 aprile 2022 denunciammo le responsabilità di alcuni leader europei, in modo particolare i garanti degli accordi di Minsk e Minsk, l’inizio delle attività belliche ucraine prima del 24 febbraio 2022 e le cause del fallimento a seguito dell’aggressione al popolo del Donbass da parte di forze militari regolari e irregolari ucraine.
Dopo 12 mesi di conflitto e 9 anni di propaganda, la crisi politica tra Russia, USA, Nato e Europa è sempre più complessa, perchè il conflitto militare è per ora limitato al solo territorio ucraino ma la crisi è mondiale. Il mondo unipolare, dominato dall’egemonia USA è in forte crisi sotto la spinta del cambiamento verso un mondo multipolare fortemente richiesto da Russia, India, Brasile, SudAfrica e Cina.
Sono i BRICS che rappresentano oltre il 70% della popolazione mondiale, determinati a smentire definitivamente il racconto che la “Russia è isolata” e sempre più rapidamente cresce la consapevolezza della fine dell’egemonia USA nel mondo.
Dal 24 febbraio 2022 c’è stata una accelerazione nelle questione strategiche come le nuove vie della distribuzione e commercializzazione delle fonti energetiche, GAS e il petrolio, non solo quindi la diminuzione del potere del dollaro negli scambi internazionali ma la possibilità per tutti i Paesi di effettuare scambi, vendite e acquisti utilizzando altre monete.
I bollettini di guerra ogni giorno formano un lungo elenco che corre lungo i 1600 kilometri di fronte. Da entrambi le parti l’artiglieria è attiva 24 ore su 24 mentre le forze armate della Federazione della Russia avanzano lentamente fino a raggiungere i confini amministrativi del Donbass.
Il fatto più rilevante non è di tipo bellico ma il passo compiuto dalla Cina pubblicando e inviando a tutti i Paesi del mondo una proposta per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina ed altre crisi nel mondo da affrontare con una vera conferenza internazionale.
Non è stata una sorpresa la reazione della Cina ed in queste ore attendiamo le reazioni di Biden e dai leader Europei.
Gli USA sono chiaramente in difficoltà dopo la proposta politica della Cina, Biden scarica suila presidenza ucraina le eventuali decisioni in merito alle proposte della Cina.
Gli USA accetteranno e permetteranno alla Cina di ottenere dei risultati positivi nei confronti dei leader europei? Può in questa situazione, essere la Cina risolutore e mediatore del conflitto? Eppure basta sfogliare le centinaia di quotidiani mondiali per leggere “solo la Cina può essere mediatore del conflitto “solo la Cina può cambiare le sorti di questo conflitto”. Certo la Cina ha scelto di proporre al mondo una proposta di pace ma se i leader europei non colgono questa occasione, la Cina sarà pronta a sostenere anche militarmente la Russia in questo conflitto.
Il vantaggio degli USA, in questi mesi e per il futuro resta l’unità dei Paesi europei, ecco perchè la proposta cinese fa tremare Londra, Berlino e la Casa Bianca.
Nelle ultime 24 ore, in Italia oltre 100 piazze sono state teatro di manifestazioni in cui centinaia di cittadini chiedono con determinazione di non inviare armi al regime di Kiev e di avviare immediatamente il cessate il fuoco e negoziati per una pace duratura. A Genova, porto da cui partono le armi verso Kiev, oltre 10mila persone, un segnale forte e chiaro, in netto contrasto con le politiche e le scelte del governo Meloni.
Il movimento nonviolento in Italia e non solo, in Germania sta crescendo giorno dopo giorno in merito al conflitto tra Russia e USA sul territorio ucraino. La propaganda ucraina, ripetuta dai media italiani non ha mai funzionato e oggi è ancora meno efficace, nonostante una fortissima censura e l’oscuramento di tutti i canali ufficiali della Federazione della Russia.
Le politiche europee, la politica del governo Meloni sono decisamente un fallimento e l’opinione pubblica italiana è il testimone perfetto. Non c’è stata una sola occasione, un solo sondaggio a favore dell’invio di armi, sono sgretolate le falsità in merito ai piani della Russia pronta ad invadere l’Europa. La propaganda è un’enorme fallimento, gli italiani non sono stupidi.
La nonviolenza è presente sempre nei conflitti, prima che la violenza della guerra schiacci tutto e tutti. Da Genova a Berlino, Roma e Lodi, chi ha abbracciato la nonviolenza ricorda e riconosce il coraggio dei cittadini del Donbass, l’esempio della città di Mariupol, uomini e donne, ucraini di lingua russa, disarmati che affrontano e fermano i blindati ucraini. Sono immagini archiviate, meccanicamente negli archivi digitali ma sono vive nel cuore di chi ogni giorno, con piccoli e grandi gesti, contribuisce nella costruzione di un mondo pacifico e nonviolento.
Gli archivi delle autorità, dei media sono pieni di eventi violenti per cui è chiaro il crimine ed il criminale.
Lugansk febbraio 2023, il drone ucraino osserva dal cielo una piazza in cui non sono presenti mezzi militari, edifici sorvegliati ma al centro un mezzo bianco, un’ambulanza. L’operatore del drone, dal suo visore vede chiaramente quell’immagine ma non esita a dare quelle coordinate e dopo pochi secondi l’esplosione. 4 operatori sanitari sono morti
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