http://www.controlacrisi.org
Duemila nuove diagnosi di tumore a seno in meno dall'inizio del 2020. È
una delle conseguenze dell'emergenza sanitaria da Covid-19 che "riporta
l'Italia indietro di 40 anni riguardo la diagnosi precoce sui tumori, in
particolare quello al seno, che aveva raggiunto alte percentuali di
guarigione grazie alla diagnosi tempestiva".
Nel 1980 si
effettuavano il 70% di screening di tumore al seno in meno e la
mortalità femminile era più alta del 30%. L'allarme, riferisce
Consulcesi, network di assistenza legale in campo sanitario, è di
Giuseppe Petrella, oncologo e già professore ordinario di Chirurgia
Generale presso l'Università Tor Vergata di Roma, e arriva in occasione
della Giornata Mondiale contro il cancro. "Nei prossimi anni - spiega -
avremo pazienti con stadio più avanzato della malattia perché in questi
mesi di pandemia non sono state fatte diagnosi, aghi aspirati, biopsie.
La situazione tornerà indietro di molti anni e noi medici dobbiamo
restare all'erta per fronteggiare questa nuova emergenza".
Nessun commento:
Posta un commento