Contadine e contadini italiani chiedono una legge quadro nazionale che riconosca le caratteristiche della Piccola Agricoltura Contadina e la differenzi dalle imprese agricole di grandi dimensioni; chiamano a raccolta tutto il mondo agricolo per dare forza alle richieste che il Parlamento deve approvare in tempi brevissimi; sollecitano tutti con una lettera aperta perché dalla sopravvivenza del mondo contadino dipende la Sovranità alimentare dei popoli e la salute del pianeta.
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Non si ferma la richiesta per avere finalmente, anche in Italia, una legge quadro nazionale che riconosca l’Agricoltura Contadina e la figura giuridica del Contadino.
Contadini e contadine non arretrano e ora presentano a tutti i colleghi “fratelli e sorelle” una lettera intensa, perché tutti insieme contribuiscano a rafforzare questa Campagna Popolare per il riconoscimento della loro figura giuridica. Per fare pressione tutti insieme sulle associazioni agricole e sui loro rappresentanti in parlamento.
Dieci anni di impegno e dialogo intenso con i governi che si sono succeduti. Tre proposte di legge presentate solo nell’ultima legislatura, con un teso di sintesi dopo i molti emendamenti finalmente pronto per la discussione alla Camera. E se cambieranno le commissioni, contadini e contadine sono pronti a continuare la lotta insieme ai parlamentari di tutti gli schieramenti sensibili a questo tema.
Nel 2018 l’ONU ha approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti Contadini e dei Lavoratori Agricoli.
In questi ultimi anni molte regioni hanno emanato norme per differenziare le aziende contadine dalle imprese agricole di maggiori dimensioni: perché hanno problematiche e necessità differenti in un mondo che cambia e rende sempre più difficile la sopravvivenza delle piccole aziende agricole a conduzione famigliare.
È venuto finalmente il momento che l’Italia riconosca normativamente il valore e le peculiarità delle piccole produzioni, delle pratiche sostenibili che preservano il territorio e alimentano i mercati locali, che privilegiano la filiera corta e il rapporto diretto col consumatore.
È necessaria una legge specifica nazionale: le norme ideate per le grandi imprese agroindustriali rendono di fatto impraticabile l’attività di produzione agricola e la trasformazione artigianale dei cibi alle piccole aziende contadine.
Centinaia di migliaia di contadini e contadine lavorano ogni giorno per tutelare la Sovranità Alimentare e per mantenere le produzioni agricole di prossimità, con dignità e coraggio nonostante tutte le difficoltà. È ora che anche in Italia il loro impegno venga tutelato e che la loro opera a vantaggio del pianeta venga riconosciuta e salvaguardata.
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